[FAN FICTION] Yu-Gi-Oh! - il Magazzino dei Mondi

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    Dimenticavo di commentare sull’accenno fatto da Zure alla presenza del Fanfarone in GX: me la sono persa perché ho mollato la serie ben prima della metà! Spero abbia dato una bella lezione a Jaden il Bicolore.

    ah si ecco... non ho visto quella puntata perchè ho visto fino alla seconda serie della GX, quella di sartorius... ho letto che però yami yugi appare nel duello con Jaden... e poi ho letto che appare anche in un film dove ci sono contemporaneamente Yugi, Jaden e Yusei (protagonista di 5D's)

    in poche parole il fanfarone se n'è andato, ma non se n'è andato... pace all'anima sua

    ho già letto il capitolo 5 dove finalmente si cambia marcia!! ma commenterò bene tutto insieme dopo il 6
     
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    INTERLUDIO – PUZZLE DEL MILLENNIO – Parte III

    La visione è finita. Yugi e Bakura sono di nuovo nella stanzetta con l’altare di pietra. Le mani si lasciano.
    Si guardano negli occhi, sconvolti, distrutti dalla consapevolezza appena acquisita.
    “Q-Quindi...” accenna Yugi.
    “Esattamente” risponde Yami Bakura. Vorrebbe aggiungere altro, ma non ci riesce. Ha un’altro scatto d’ira e sferra un pugno all’altare di pietra, ferendosi la mano. Dovrebbe essere un puro spirito, eppure sanguina.
    “Devo andare” dice Yugi, calmo, rassegnato. “E tu non puoi seguirmi”
    “NON E’ GIUSTO!” sbraita Bakura “Niente Faraone, niente Gioco delle Ombre Finale! Un cattivo di quel livello non può rovinarmi il piano!”
    “Ci sta riuscendo, invece. Fattene una ragione. Non importa se tu sei il mio compagno di scuola Ryo Bakura oppure un frammento del Signore Oscuro più potente dell’universo. Che importa, quando hai questa consapevolezza? E’ troppo tardi ormai. Quello che tu definisci un cattivo da quattro soldi ci ha messi tutti nel sacco. Ora sta a me: farò quello che va fatto”.
    Si volta verso l’uscita.
    “Ma come farai... senza il grande Faraone...”
    Yugi si gira di scatto e fissa Bakura. Il frammento del Signore Oscuro, con tutta la sua potenza... fa un passo indietro, atterrito. Guarda Yugi, e pensa disperatamente ad un modo per esprimere quello che vede. E’ come... è come quando uno si distrae durante un duello, e quello Spadaccino Silenzioso dall’altro lato del terreno è salito al livello 7, e tu ti chiedi: ma non era al livello 3 un secondo fa?
    Quegli occhi... quegli occhi color ametista...
    C’è uno sguardo diverso. Più deciso. Più forte. Più... adulto.
    “Cosa c’è? Prima lo chiamavi Fanfarone, ora è addirittura il GRANDE Faraone? Un attimo fa hai detto che posso farcela senza di lui, che potrei addirittura batterlo a duello. Ora hai cambiato idea?”
    Bakura non risponde.
    “Non ci credevi davvero, eh? Lo sapevo.” si volta di nuovo verso il passaggio da cui è entrato “Vieni, Kuriboh. Torniamo all’arco dei Sei Elementi. Bakura non può aiutarci”.
    “SI CHE POSSO!” sbraita. Yugi si ferma e si rivolge nuovamente al ragazzo dai capelli bianchi e la maglietta a righe.
    “C’è una cosa che posso fare per te. Non so quanto sai dei jinn. Intendo, oltre a quello che dicono le vostre leggende umane, Aladino e via dicendo. Il tuo amico Kaiba ne ha uno nel suo deck se non ricordo male, lo ritiene il suo fedele servitore… ma per favore! Sono esseri fondamentalmente maligni e dispettosi. A volte fanno credere ai mortali che esaudiranno i loro desideri, solo per distorcerli nei modi più crudeli e perversi. Ma non tutti sono così. Una volta ne ho incontrato uno disgustosamente... buono. Uno spirito davvero... bleah... candido. Gli lessi il futuro con le carte, e vidi che era destinato ad un ruolo importante nel Gioco delle Ombre Finale. Ma non dalla mia parte, dalla VOSTRA. Non aveva grandi poteri, ma questo non importava per me: lo rinchiusi in una prigione speciale, per guadagnare un vantaggio”.
    Dalla tasca Bakura estrae proprio l’oggetto di cui sta parlando.
    “Sappi che è con grande riluttanza che ti consegno questa carta. Ma non ho scelta. Tu sei legato al Puzzle, ormai. Se non sopravvivi, se non superi l’ordalia che ti aspetta oltre l’arco dei Sei Elementi... l’anima del Faraone si perderà nel nulla, cesserà semplicemente di esistere, e non ritroverà mai i suoi ricordi: in questo modo, anch’io subirò lo stesso destino e non mi potrò mai più ricongiungere con il Signore Oscuro. Se, invece, questa carta ti aiuterà a sopravvivere... allora forse potrai salvare anche il Faraone. E potrete sconfiggere questo Nemico, nemico da operetta, per quanto forte e ben attrezzato sia”.
    “Bakura... io non so cosa dire... io ti...” allunga la mano verso la carta.
    “NO! Non dire grazie. Non osare. Ti chiederei di restituirmela, per non perdere il mio vantaggio in quello che un giorno sarà il Gioco delle Ombre Finale, ma ovviamente non è possibile, perché...”
    Yugi prende la carta, sfiorando la mano di Bakura.
    “...perché tu, adesso... mi dimenticherai”.
    Un lampo di energia si sprigiona dal ragazzo coi capelli bianchi, i suoi occhi brillano come il fuoco.
    “N-No! NO! Imbroglione! Avevi detto che cancellare la memoria era uno stratagemma meschino!”
    “Già, l’ho detto. Ma è necessario, mio caro ottavo nano. Ti ho detto troppo. Ti ho detto di Zorc, del Gioco delle Ombre Finale. Non posso permettere che tu vada a dirlo al Faraone. Non ricorderai niente del nostro incontro, se non il minimo indispensabile per poter affrontare il Nemico che ti ha messo in questa brutta situazione. Chiaro? Solo il minimo indispensabile per fuggire, con me, con il Faraone, e...” sospira “... con chi vorrai, da questo spaventoso Magazzino dei Mondi”.
    L’energia maligna avvolge Yugi.
    Kuriboh vorrebbe intervenire ma la potenza di Yami Bakura lo respinge nell’angolo.
    E il ragazzo inizia a dimenticare.
     
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    Accidenti, ma quanta roba hai pubblicato in una volta sola?! XD Mi sono affaccendata a leggere tutto e continuo a ribadire che i risvolti sono interessanti e che ci sono cose che mi danno da pensare. Il gatto che becca Mariano (e Abby, il personaggio di NCSI, mi son scordata di dirlo prima, la adoro! *_*), il tassista che scarrozza Bianca in giro, il poliziotto biondo, gli avatar e la coscienza dei nostri eroi yugiani, il clima stesso di questi fortuiti (mica tanto) incroci, questo fatto che ora i nostri eroi risultano guerci (mi ha inquietata, sappilo T_T) e il clima stesso che si respira negli "interludi" nel puzzle del millennio con Bakura ("ottavo nano"... behahahaha XD povero Yuugi, è solo un po' tappo, io posso capirlo! XD) e questa storia dell'Omologazione (il mio pensiero rimane quello di prima, su questa faccenda, la tua mi sembra anche una metafora della vita, mh).
    Insomma, c'è un bel po' di carne al fuoco!
    Vedremo dove questa interconnessione tra i nostri protagonisti (Mariano, Bianca e tutta l'allegra brigata) dove porterà.
    Ma sono anche curiosa di trovare finalmente posto anche a Gianni nella sua barca e a Massimo: ci daranno sorprese, lo immagino!
    Mi suscita un po' di scalpore il fatto che il piromane sia Tristan! Penso che poi il perchè abbia appiccato il fuoco qua e là si capirà... O forse non è lui.
    Bakura mi piace troppo, è cattivo, sfrontato, persino sboccato (viva la sua crociata contro la censura XD), e sembra un po' come un narratore onnisciente che faccia avanti e indietro tra il mondo reale e l'universo di Yu-gi-oh! Adorabile. *_*



    Passo a rispondere al tuo commento precedente. Per praticità, ti quoto:

    CITAZIONE
    Grazie per i commenti, siete forti! Mel, leggerò TSoTP e ri-leggerò anche le ff di Zure quando questa... ordalia sarà finita.

    Ti avviso da ora che TSoTP è ad un livello di scrittura particolare. I primi capitoli - credo più o meno quelli che seguisti tu all'epoca - sono nello stile un po' ingenuo del 2005. Ma a partire dagli ultimissimi fin ora pubblicati, lo stile cambia, perchè - banalmente - sono cambiata io e, passati gli anni, anche il modo di scrivere è maturato. Quindi ti dico da ora che non vado fiera della stesura dei vecchi capitoli e che, prima un giorno, rivedrò la storia da cima a fondo. Prima però spero di finirla. XD


    CITAZIONE
    Dimenticavo di commentare sull’accenno fatto da Zure alla presenza del Fanfarone in GX: me la sono persa perché ho mollato la serie ben prima della metà! Spero abbia dato una bella lezione a Jaden il Bicolore.

    OMG! Ditemi che non è vero! T___T Non possono aver ficcato in quella serie orrenda (che mi sono rifiutata categoricamente di guardare) il mio Atemu! ç____ç Sapevo che al primo episodio della GX il tizio TestadiFungo incontra Yuugi che gli regala Kuriboh o una cosa del genere, ma non sapevo del resto dello scempio! T_____________T Atemu dovrebbe stare nel mondo degli spiriti, nell'Aldilà egizio, e basta! è_é


    CITAZIONE
    Sui riempitivi: viva i cattivi da filler se battono il Fanfarone, proprio come Rafael citato da Zure.
    Ma avete dimenticato che Atem perde anche un’altra volta: contro Yugi!
    Ed è una batosta memorabile, specialmente considerando che a quel punto il nostro Yami è talmente in sintonia con il C*lo delle Carte che non si limita più a pregare che gli arrivi una buona carta, in quel duello lui DECIDE quali carte pescare!

    E meno male che lì Atemu perde! XD Si ottengono due cose: ha il suo meritato riposto nel Amduat, e Yuugi si dimostra per quello che è diventato: forte, determinato, autosufficiente, ma con un cuore grande così, che lo rende una personcina meravigliosa. ù_ù


    CITAZIONE
    La faccenda del Bakura-sopravvissuto-al-massacro e del Bakura-frammento-di-Zorc mi ha sempre un po' confuso, sono la stessa persona o due entità distine? Il Bakura-egizio fu invasato da Zork per caso (come il Bakura-giapponese), si rivolse a Zorc per vendetta, o è un predestinato ed è sempre stato un pezzo di Zorc? Secondo me non ci è stata narrata tutta la sua storia, o sono io che ricordo male.
    Comunque sì, Bakura è un cattivo tosto (e poi ha Dark Necrofear, uno dei miei demoni preferiti!) e in questa fanfiction si offende molto se qualcuno gli rovina il piano (arriverà al punto di... ma non anticipiamo!). Mi piaceva in particolare la sua capacità, nel Mondo dei Ricordi, di essere almeno in tre posti contemporaneamente (ricordo bene? 1 al tavolo del Gioco delle Ombre Finale, 1 come l'egizio sopravvissuto al massacro e 1 nascosto in Tristan che poi duella con Yugi).
    Scoprirete in questa fanfiction che Bakura non è l'unico con quel potere!

    Questa storia di Bakura è molto particolare. Ci presentano la cosa fatta e finita, Bakura uno e trino, e lo pigli così, con tutto il pacchetto. XD
    Io credo semplicemente che Bakura il ladro che sta nell'anello del millennio sia parte del Ka di Zork, sì, stessa identità. La particolarità è che nel gioco delle ombra finale contro il Faraone lui è presente in tre posti, proprio come dici tu.
    Però penso anche che il Bakura egizio fosse stato "posseduto" da Zork in seguito a ciò che è successo a Kul-Elna, magari Zork ha trovato in lui terreno fertile per attecchire e Bakura, più o meno inconsapevolmente, lo ha lasciato fare perchè era in cerca della sua vendetta contro il Faraone e compagnia.
    Poi, ovviamente, siccome non ci viene spiegato tutto questo retroscena, ognuno può pensare a ciò che gli sembra migliore come spiegazione. u.u

    Leggo qui un paio di spoiler, peccato che siano così vaghi! >.<


    Insomma, attendo il seguito! ù_ù

    Edited by .:Melian:. - 17/1/2013, 19:42
     
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    CAPITOLO 6 – Così parlò Bellavista

    (la carta di questa puntata è Philosopher's Stone - Sabatiel, l'immagine non ho voglia di cercarla perché ho fretta)
    300px-SabatielThePhilosophersStone-DRLG-EN-SR-1E
    Sabatiel - The Philosopher's Stone - Sabatiel - La Pietra Filosofale

    “Sarà dura, ma quando sarete scesi oltre il livello critico, allora inizierà la vostra riscossa, allora potrete trovare la Porta e sfuggire al legame grav…” disse “Pepo Occhi/Roland” ma non riuscì a finire la frase. Bianca vide il guercio crollare come colpito da un bastone invisibile. Lo spettacolo l’aveva turbata moltissimo. “Lo ignori, signorina, quello è strafatto…” disse il tassista.
    Bianca, sistemandosi la cintura, entrò nell’edificio, mentre con la coda dell’occhio vedeva il ragazzo gentile che tornava al taxi. Non si voltò mai verso il vicolo in cui aveva visto Roland. Non notò i palazzi in fiamme sullo sfondo.

    Al piano terra notò un tavolino con due sedie sbilenche. Curioso. Prese l’ascensore e salì al terzo piano, dove si trovavano gli uffici della casa editrice Lorem Ipsum. Si presentò alla segretaria spiegando che aveva appuntamento con il direttore. Per non sembrare troppo rompiscatole evitò di lamentarsi dell’assenza di accoglienza all’aeroporto: per ora, erano loro ad avere il coltello dalla parte del manico. La segretaria dapprima non la considerò nemmeno, continuando a farsi le unghie con aria svagata. Poi le rispose sgarbatamente che il direttore era impegnato e che avrebbe dovuto aspettare almeno mezz’ora.
    Bianca fece una smorfia ma non commentò: voleva ribattere con la stessa veemenza che aveva dimostrato prima verso il tassista “filosofo”. Ma non poteva: una mossa falsa e l’avrebbero cacciata, avrebbe sprecato la sua occasione. Bianca si rassegnò ad aspettare lì, sopportando la segretaria sgarbata e perfino la canzone che quella stava ascoltando a tutto volume, che non le era mai piaciuta (“Amami, come in quel mitico film, io sono Brando e tu sei la regina...”). Ma non era finita: la donna le disse senza troppi complimenti di andarsene a fare un giro nell’attesa.
    “Non può starsene lì impalata, ho del lavoro importante da fare e lei mi dà sui nervi; la sala d’aspetto è già piena. Torni tra mezz’ora”
    E senza aspettare risposta si dedicò al “lavoro importante da fare” (sì, certo, con la limetta per le unghie). Bianca uscì senza fiatare e soprattutto senza voltarsi, anche se era sicura che la segretaria la stesse guardando mentre zoppicava sulla scarpa rotta.
    Infilò l’ascensore evocando l’immagine mentale di un’orda di vampiri che dissanguavano la segretaria. Molto, molto lentamente.
    Appena l’ascensore arrivò al piano terra, ebbe una sorpresa. Seduto al tavolino c’era il giovane tassista dai capelli castani, stava facendo un solitario con carte napoletane.
    “E lei che ci fa qui?” chiese, sedendosi di fronte a lui.
    “Non c’erano chiamate per me” rispose il giovane “E una sensazione mi ha detto che sarebbe scesa presto, signorina” il ragazzo raccolse le carte e iniziò a rassettare il mazzo “Allora, dove la porto adesso?” fece per alzarsi, ma Bianca gli tolse le carte dalle mani. Si sfiorarono per una frazione di secondo ed entrambi provarono uno strano formicolio. La ragazza mescolò il mazzo e distribuì le carte. Senza dire una parola, come se si fossero dati appuntamento lì, iniziarono a giocare. A cosa non si sa, ma entrambi sembravano conoscere alla perfezione le regole.
    “Non eri un filosofo?” interloquì la dottoressa pescando. Era passata dal lei al tu, forse senza accorgersene. “Si riconosce un filosofo nel suo rifuggire tre cose abbaglianti e chiassose: la gloria, i principi e le donne. Giusto?”
    Lui alzò lo sguardo dalle carte e le scoccò un’occhiata interrogativa. Lei proseguì “Allora mi hai mentito quando hai detto che conoscevi Nietzsche. Sai, quel geniale saggio che ha detto ‘Se vai a donne non dimenticare la frusta’ e ‘Nella vendetta e nell'amore la donna è più barbarica dell'uomo’, hai presente?”.
    L'autore migliore sarà quello che si vergognerà di diventare scrittore” citò lapidario il ragazzo, calando un asso di spade. Chissà quanti altri aspiranti scrittori e scrittrici aveva accompagnato in quel palazzo.
    “Touché. Ma adesso basta con le citazioni, specie dal padre del nichilismo. Bello questo set di carte napoletane. Io sono di Salerno, sai?”
    “L’avevo capito dall’accento che eri del sud, scugnizza. E...”
    “Non cominciamo con pizza e mandolino, per favore, o entrerò nel dettaglio di quanto siate tutti tirchi e musoni da queste parti” ribatté con tono acido, ma infine sorridendo. Tuttavia aveva notato che il giovane tassista non aveva la cadenza tipica di quella città, il suo accento era indefinibile. A proposito di indefinibile: ma quanti anni aveva? Sembrava così giovane! Veniva quasi da chiedergli se aveva o no la patente!
    “Non mi permetterei mai. Ah, a proposito, si sbrighi a finire la partita, il tassametro corre!” sorrise il ragazzo, tornando temporaneamente al “lei”, ma solo per scherzare.
    “Curioso questo disegno sul dorso, non l’avevo mai visto”. Il retro delle carte napoletane del tassista presentava un vortice nero, marrone e oro, con ideogrammi orientali, probabilmente giapponesi. “Carte napoletane... con caratteri giapponesi? Dove le hai comprate?”
    “Non ne ho idea” rispose lui “Le ho da sempre”.
    Proseguirono a giocare senza più parlare. Bianca si considerava molto ferrata in quel gioco, ma dopo un po’ dovette ammettere la sconfitta, non senza irritazione. Si alzò, si sistemò la cintura (il tassista notò che era verde foglia, la fibbia presentava un motivo a foglie intrecciate color argento) salutò lo sconosciuto e si diresse all’ascensore.
    “Complimenti, sei davvero un ottimo giocatore”
    Chi loda si pone al di sopra di noi, vuole possederci: è nostro nemico” rispose lui, alludendo non solo alla partita, ma anche all’impresa che Bianca stava per affrontare.
    “Uno: anche se ho studiato Nietzsche, lo detesto, con tutto il cuore.” rispose lei decisa “Due: non mi aspetto sperticate lodi” indicò il soffitto per alludere alla casa editrice “mi basta un piccolo passo, un piccolo passo per cambiare il mio destino”
    “Ci rivedremo?” chiese lui con un sorriso.
    “Non ho ancora capito se ci stai provando o no, ma anche se abbiamo fatto una bella partita a carte, non ho mai detto che mi stai simpatico”.
    Mentre le porte dell’ascensore si aprivano, il tassista, ancora seduto al tavolino, citò per l’ultima volta il filosofo tedesco: “Le donne possono stringere benissimo amicizia con un uomo; ma per poterla conservare, deve ben aiutare una piccola antipatia fisica
    Una pausa.
    “Bianca” disse lei, ed entrò in ascensore.
    “Lorenzo” disse lui. Le porte dell’ascensore si chiusero.


    Era stato così bello svegliarsi al mattino con quello splendido cielo azzurro. Adesso Samuele guardava fuori dal finestrino e quel cielo azzurro e quel
    (Tayou)
    Sole abbagliante sembravano nemici letali. Mai prima di allora aveva desiderato così intensamente la pioggia.
    (Altrove, la pioggia sferzava il volto di Gianni Gemellini, ma il giovane non smetteva di lottare contro la furia degli elementi)


    Dopo molta insistenza da parte di Bianca, la segretaria si decise a chiamare il direttore con l’interfono, e finalmente la fece passare. La sala d’attesa, ovviamente, era vuota, lo era sempre stata, fin dall’inizio. Il direttore però aveva un bel faccione rubicondo che la fece ben sperare.


    Tow-tow-tow-tow-tow. Un elicottero passò sopra la testa di Mariano: reggeva un secchio gigantesco. Safineis viaggiava sull’auto blu, verso il suo destino. Il suono delle sirene echeggiava in tutte le vie, ma non erano sirene della polizia: erano quelle dei vigili del fuoco.
    Guardando dai finestrini, Mariano si ricordò dell’odore di bruciato che aveva sentito alla stazione centrale, e pensò che Disimone, il giovane agente biondo (che ora era alla guida) era fin troppo ottimista.
    Catturare il misterioso piromane guercio non era servito a niente: l’incubo non era finito, era appena cominciato.
    I veicoli rossi dei vigili del fuoco correvano in tutte le direzioni, i Canadair e gli elicotteri solcavano il cielo, ma la situazione era disperata.
    Si rese conto che i focolai d’incendio erano dappertutto. Vedeva bruciare le colline, i palazzi antichi del porto storico, i grattacieli del centro, il campanile del Duomo e il borgo medioevale.
    Il suoi terrori primordiali si erano avverati. Era sceso alla fermata sbagliata, e una catastrofe senza precedenti stava distruggendo la città.


    Il ragazzo senza più un nome era sempre nell’oblio e senza il mantra sarebbe stato presto Omologato. Altre parole senza senso saltellavano incontrollate nella sua mente: “Poi, la nostra casa, quella che sogni quella che vuoi / Aiazzone l’arreda per noi, Aiazzone l’arreda per noi”.
    Domino City sembrava così lontana ormai. Il Gioco delle Ombre un sogno. L’Omologazione creava una storia nella sua testa, creava una vita, e già il ragazzo con la formula sulla maglietta si trovava a maledire quei vermi del mobilificio Aiazzone, che avevano da poco dichiarato bancarotta, e lui si era ritrovato senza soldi e anche senza salotto e senza camera da letto. Ancora un po’, e ci avrebbe creduto, avrebbe davvero creduto di chiamarsi Pepo Occhi e di essere stato truffato da Aiazzone.
    Drago, Drago Bianco Occhi Blu, dove sei?


    Edited by FantasmaDelPassato - 26/5/2015, 22:16
     
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    Aveva l’aspetto di quella che noi chiamiamo “Anzu” o “Tea”, con una differenza: una spaventosa cicatrice le attraversava tutta la parte destra del volto, coprendole completamente l’occhio. E la guercia gli parlò.

    primo colpo di scena, finalmente gli eroi, o meglio, i personaggi secondari :) dell'anime iniziano a interagire con il mondo reale... alla ribalta gli sfregiati Tea, Tristan e Roland (ma dove lo avranno pescato Roland? perché proprio lui? non poteva esserci, per esempio, Duke? ti è antipatico?!)

    Bella tutta la parte di Bianca con tutte le citazioni di NICE sulle donne :)
    però le carte napoletane... era l'occasione giusta per metterci un bel duello
    "evoco IL RE DI SPADE e il CAVALLO DI SPADE così posso anche schierare IL FANTE DI SPADE"
    "e io attivo SETTEBELLO e spazzo via la triade di spade insieme al resto dei tuoi LIFE POINTS! uhahahahahahaha e adesso il mio asso di coppe ti spedirà nel Regno delle Ombre!!"

    CITAZIONE
    Altri agenti stavano trascinando un prigioniero dall’aspetto inquietante, e non solo per il ciuffo a punta. Aveva le sembianze di quello che noi chiamiamo “Honda”

    aveva l'aspetto di una moto, dunque...

    non ricordavo la carta trappola cicatrice di guerra, non credo di averla mai usata nelle mie storie :) carina ... 1-0 per te

    CITAZIONE
    Maximus Parnasus?

    odio Parnassus.... e Irene Grandi :ban:

    CITAZIONE
    “Bianca” disse lei, ed entrò in ascensore.
    “Lorenzo” disse lui. Le porte dell’ascensore si chiusero.

    è già stato nominato un Lorenzo? sono una frana con i nomi... CHI CAZZO è QUESTO!?!

    Meno male che Yugi dimentica tutto... altrimenti Bakura diventava un beota di prima categoria. Però gli interludi continuano a lasciarmi un po' indifferente... in compenso mi sto affezionando al resto della storia.

    Mariano scenderà presto in campo per salvare la città?
    E Occhi riuscirà finalmente a fare qualcosa che non siano i suoi viaggi mentali?
    Tutti attendiamo che l'eroe si svegli e combatta (contro chi o cosa? è merito dell'autore se non lo sappiamo ancora, bene così) speriamo di non dover aspettare 5000 anni, il tempo che occorse al fanfarone per farsi rivedere

    CITAZIONE
    “Sarà dura, ma quando sarete scesi oltre il livello critico, allora inizierà la vostra riscossa, allora potrete trovare la Porta e sfuggire al legame grav…”

    allora forse era più adatta la carta GRAVITY BIND per questo capitolo...

    CITAZIONE
    Ti avviso da ora che TSoTP è ad un livello di scrittura particolare. I primi capitoli - credo più o meno quelli che seguisti tu all'epoca - sono nello stile un po' ingenuo del 2005. Ma a partire dagli ultimissimi fin ora pubblicati, lo stile cambia, perchè - banalmente - sono cambiata io e, passati gli anni, anche il modo di scrivere è maturato. Quindi ti dico da ora che non vado fiera della stesura dei vecchi capitoli e che, prima un giorno, rivedrò la storia da cima a fondo. Prima però spero di finirla. XD

    scusa se mi intrometto, Mel :) io spero invece che la lascerai così... è un po' che non leggo TSoTP ma ricordo di aver fatto molta fatica con gli ultimi capitoli... ovviamente perché io sono quello di basso livello... e poi anche perché niente secondo me è bello come la prima stesura, anche a me è capitato rileggendo certe cose che avevo scritto, di voler correggere, ma poi dopo averlo fatto, anche se le frasi suonavano meglio, non avevano lo stesso "sapore", non so se mi spiego.

    a proposito di stesure..... non ve l'ho mai svelato, ma avevo iniziato a scrivere una nuova fanfiction ai tempi di DTD, una storia piena di duelli, ambientata nella serie GX, ma in un'altra accademia (non quella di Jaden) e con altri protagonisti... ma avendo, uno dopo l'altro, perso tutti i miei lettori, poi non l'ho più continuata :)
     
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    Uh, nemmeno ho finito di commentare gli altri capitoli, che già arriva questo nuovo! *_*

    Mi piace molto Bianca, ora capisco dove andava in tutta fretta e non posso che apprezzare. :P
    La figura del tassista è molto particolare e sembra che non mi ero sbagliata nell'esserne incuriosita già da prima. Da come lo descrivi, giovanissimo, eppure senza età, sembra di rivedere l'agente biondo che ha incontrato Mariano. Che ci sia una connessione tra i due?
    Però questo tassista, Lorenzo, io sento che lo rivedremo. E mi farebbe anche piacere, così fosse.
    Una partita a carte che sembra preludere ad una fusione con i deck di carte del Duel Monsters: ancora, è come se i due universi si stessero fondendo e forse è un po' davvero così, in questo "magazzino dei mondi". Te la senti di confermare o smentire, Fantasma? :P

    Altra cosa: sappi che apprezzo da morire le citazioni di Nietzsche, la piega un po' filosofica e anche il titolo del capitolo che è una citazione del libro/film di Luciano De Crescenzo (che fa l'occhiolino al libro di Nietzsche). *_*

    Il fatto che sia stato nominato il Drago Occhi Blu alla fine mi fa ben sperare di poter salutare Seto Kaiba! ù_ù

    Ah, anche 'sta faccenda dell'Omologazione sono sempre più convinta della versione data nel precedente commento. Chissà se ci ho preso!
     
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    *Legge il commento di Zure*


    CITAZIONE
    Bella tutta la parte di Bianca con tutte le citazioni di NICE sulle donne :)
    però le carte napoletane... era l'occasione giusta per metterci un bel duello
    "evoco IL RE DI SPADE e il CAVALLO DI SPADE così posso anche schierare IL FANTE DI SPADE"
    "e io attivo SETTEBELLO e spazzo via la triade di spade insieme al resto dei tuoi LIFE POINTS! uhahahahahahaha e adesso il mio asso di coppe ti spedirà nel Regno delle Ombre!!"

    BWHAHAHAHH! Muoio! XD
    Sarebbe un duello spettacolare! *_*


    CITAZIONE
    Meno male che Yugi dimentica tutto... altrimenti Bakura diventava un beota di prima categoria. Però gli interludi continuano a lasciarmi un po' indifferente... in compenso mi sto affezionando al resto della storia.

    A me gli interludi piacciono assai. u.u Sarà che amo ritrovare certi personaggi e certe situazioni. E comunque il fatto che si dimentichino le cose... ahi ahi, biechi mezzucci da fanfiction! *pungola spietatamente Fantasma*



    CITAZIONE
    scusa se mi intrometto, Mel :) io spero invece che la lascerai così... è un po' che non leggo TSoTP ma ricordo di aver fatto molta fatica con gli ultimi capitoli... ovviamente perché io sono quello di basso livello... e poi anche perché niente secondo me è bello come la prima stesura, anche a me è capitato rileggendo certe cose che avevo scritto, di voler correggere, ma poi dopo averlo fatto, anche se le frasi suonavano meglio, non avevano lo stesso "sapore", non so se mi spiego.

    Wow, non sapevo nemmeno che avessi letto gli ultimi capitoli! *_* Beh, sono lusingata, anche se mi dispiace un po' che tu abbia fatto fatica a seguirli. Magari, se ti va, puoi anche segnalarmi i punti dove le cose ti sono risultate troppo ostiche.
    Assolutamente, tu non sei mica di basso livello! XD Anzi, a me fa solo piacere, nel caso tu voglia lasciarmi un qualche commento. :P
    Hai ragione: la prima stesura non si scorda mai.
    Forse la lascerò così, forse no, anche se mi dispiace che sia questa disparità di stili tra tutta una storia: si nota parecchio e stona.
    Purtroppo non riesco a tornare al vecchio stile, come quello che ho adesso sarà sicuramente soggetto a cambiare ancora.
    E' il difetto di una storia che è iniziata nel lontano 2005, dopotutto.
     
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    @Zure

    CITAZIONE
    primo colpo di scena, finalmente gli eroi, o meglio, i personaggi secondari :) dell'anime iniziano a interagire con il mondo reale... alla ribalta gli sfregiati Tea, Tristan e Roland (ma dove lo avranno pescato Roland? perché proprio lui? non poteva esserci, per esempio, Duke? ti è antipatico?!)

    Ogni tanto anche i comprimari devono fare qualcosa. A cosa servono se no Tristan e Tea? A fare il tifo, come vorrebbe Tristan nel prologo!
    Roland, non so perché mi è venuto in mente proprio lui, anzi sì lo so eccome: nella fanfiction che non ho mai scritto Roland/Isono e l'altro tirapiedi Fuguta dovevano avere un ruolo importante e anche dialoghi (mai scritti, ahimé), con citazioni da Fullmetal Alchemist e altri anime (un macello). Non ho niente contro Duke, comunque lui già duella nell'anime, Roland è nuovo alle avventure!

    CITAZIONE
    Bella tutta la parte di Bianca con tutte le citazioni di NICE sulle donne :)

    Ringrazia Wikiquote. Tu non hai idea del panico in cui andai quando anni fa il prof buonanima disse di aprire il libro al capitolo di NICE e io non lo trovavo...

    CITAZIONE
    però le carte napoletane... era l'occasione giusta per metterci un bel duello

    Le carte napoletane dovevano essere molto importanti nella fanfiction che non ho mai scritto, in cui un personaggio in un momento topico le metteva nel dueling disk... e funzionavano!
    Comunque, hai notato il titolo del capitolo 18 nell'indice?

    CITAZIONE
    "evoco IL RE DI SPADE e il CAVALLO DI SPADE così posso anche schierare IL FANTE DI SPADE"

    Hey, ma se il cavallo delle carte napoletane corrisponde alla donna delle carte francesi, allora questa la riconosco: è una combo di Yugi! (Ma su internet dicono che quando si usano le carte napoletane per leggere il futuro è il fante che corrisponde alla donna, perché è effeminato... mah!)

    CITAZIONE
    aveva l'aspetto di una moto, dunque...

    :D Sarà un discendente di Soichiro Honda, che fondò l'azienda!
    Secondo la wiki Honda sarebbe il cognome, però ho guardato un pezzo di anime in giapponese su internet, e Joey lo chiama "Honda", non "Hiroto".

    CITAZIONE
    non ricordavo la carta trappola cicatrice di guerra, non credo di averla mai usata nelle mie storie :) carina ... 1-0 per te

    Ci sono migliaia e migliaia di carte, come puoi usarle tutte? (Ma come fanno gli autori degli anime? Forse si tengono un elenco di quali hanno usato e quali ancora no?). Questa ha senso solo in un deck pieno di Arcidemoni ovviamente.
    Curiosità: A questa carta è legato un esempio delle "citazioni e ammiccamenti che NON ho fatto apposta" e sono venute per caso, ma adesso non la posso spiegare. Segnatevi un appunto: "quando un personaggio pronuncia la frase C'è un posto per te in questa avventura. Ma dovrai accontentarti del sedile posteriore. Sei sul MIO taxi adesso, e guido io! chiedere a quell'idiota dell'autore la curiosità che riguarda l'associazione di Cicatrice di guerra al capitolo 5".

    CITAZIONE
    Maximus Parnasus?
    odio Parnassus.... e Irene Grandi :ban:

    Parnassus il film? Non l'ho visto. Io mi riferivo al monte Parnaso in Grecia. Non ti preoccupare, Irene Grandi non apparirà più.

    CITAZIONE
    “Bianca” disse lei, ed entrò in ascensore.
    “Lorenzo” disse lui. Le porte dell’ascensore si chiusero.
    è già stato nominato un Lorenzo? sono una frana con i nomi... CHI CAZZO è QUESTO!?!

    "Lorenzo" (di NOME) è il tassista che ha portato Bianca dall'OLLECOLAM OTTORAZNAL ELANOIZANRETNI OTROPOREA al palazzo della casa editrice Lorem Ipsum.
    C'era però un "De Lorenzo" (di COGNOME) nel capitolo 1, uno dei due schermidori paraplegici.
    Ah! Tenete bene a mente che il palazzo che ospita la Lorem Ipsum è molto vicino al Palazzo Graal visto dal viadotto (dove Bianca ricorda il suo sogno), e quindi al viadotto stesso. Questo sarà importante dopo!

    CITAZIONE
    Mariano scenderà presto in campo per salvare la città?
    E Occhi riuscirà finalmente a fare qualcosa che non siano i suoi viaggi mentali?
    Tutti attendiamo che l'eroe si svegli e combatta (contro chi o cosa? è merito dell'autore se non lo sappiamo ancora, bene così) speriamo di non dover aspettare 5000 anni, il tempo che occorse al fanfarone per farsi rivedere

    Eh, ma queste sono solo persone (apparentemente) normali, (apparentemente) prive di poteri speciali... sono come carte mostro dal fondo giallo. A quello vuole alludere la carta "La Legge della Normalità" nel Capitolo 1. Che possono fare, specialmente da soli? Forse se collaborassero...
    Ma al momento penso che Mariano sia poco propenso a collaborare con i tre sosia che lo hanno aggredito senza motivo. Viceversa, i tre sosia non vorranno certo collaborare con Mariano: lo ritengono implicato nella sparizione di Lucia Emanueli/Emanuelli e dei due bambini. Inoltre, difficilmente si fideranno di Tristan, che hanno sentito dire solo frasi misteriose ed è accusato di essere il piromane. E gli altri personaggi si trovano... altrove.

    CITAZIONE
    allora forse era più adatta la carta GRAVITY BIND per questo capitolo...

    Gravity Bind è già la carta del Capitolo 9. Qui mi serviva un riferimento ad una cicatrice.

    Nella disquisizione su TSoTP non mi intrometto, prima devo finire questa fatica. Accidenti a me e alle mie idee!

    CITAZIONE
    a proposito di stesure..... non ve l'ho mai svelato, ma avevo iniziato a scrivere una nuova fanfiction ai tempi di DTD, una storia piena di duelli, ambientata nella serie GX, ma in un'altra accademia (non quella di Jaden) e con altri protagonisti... ma avendo, uno dopo l'altro, perso tutti i miei lettori, poi non l'ho più continuata :)

    Wow! Sigh, allora ha fatto la fine della mia ff mai finita, quella in cui volevo mettere il "povero" Seto Kaiba che dopo la partenza del Fanfarone (ma prima della fondazione dell'accademia) organizza sempre più tornei, fa sempre più soldi, ma nonostante questo si annoia a morte!


    ----------------------------------------------
    @Melian

    CITAZIONE
    questo fatto che ora i nostri eroi risultano guerci (mi ha inquietata, sappilo T_T)

    Sai che non ricordo esattamente come mi è saltato in mente di renderli guerci? Tieni conto che ho concepito l'idea intorno a ottobre, e nella mia testa la storia ha assunto una dozzina di trame diverse prima di iniziare ad essere scritta. Forse volevo un po' ricordare Pegasus. Non ricordo per esempio se l'idea dei guerci mi è venuta prima o dopo la decisione di chiamare "Occhi" il ragazzo con la formula sulla maglietta.
    Sicuramente volevo dare alla storia un tocco di orrore, omaggio al buon vecchio Ghavy.

    CITAZIONE
    l'Omologazione (il mio pensiero rimane quello di prima, su questa faccenda, la tua mi sembra anche una metafora della vita, mh).

    Boh? Non so, a volte le cose mi spuntano in testa e non so se sono "ardite metafore" o "mezzucci meschini". Come certi aspetti di ciò che scrivo che non so se sono "omaggi&citazioni" o "spudorati plagi".

    CITAZIONE
    Ma sono anche curiosa di trovare finalmente posto anche a Gianni nella sua barca e a Massimo: ci daranno sorprese, lo immagino!

    Confermo.
    Su Gianni, beh devo ammettere che piazzarlo da solo su una barca in mezzo al mare forse non è stata una buona idea narrativa. Non puoi fare gran che con un personaggio se non può interagire con altri personaggi! Ma una volta balenata l'immagine della barca nella tempesta, non sono più riuscito a mollarla. Purtroppo non sapendo niente di marinaresco non so descrivere la scena in modo realistico, ma siate clementi, è una fanfiction...

    CITAZIONE
    Mi suscita un po' di scalpore il fatto che il piromane sia Tristan! Penso che poi il perchè abbia appiccato il fuoco qua e là si capirà... O forse non è lui.

    Quello che avete visto in Piazza Malocello, davanti alla stazione centrale, è proprio Tristan, o meglio un avatar di Tristan (ma il vero Tristan allora dov'è? questo è un problema NON DA POCO. Nel Capitolo 1 si dice che è in "stasi atemporale", ma DOVE sia non si sa). Sappiamo anche che l'avatar di Tristan (come gli altri due) condivide la coscienza con Pepo Occhi.
    Piromane o non piromane? Al momento sappiamo che i poliziotti arrestano l'avatar-Tristan con l'accusa di essere il piromane che sta mettendo in ginocchio la città. Ma NON sappiamo se questa accusa sia vera o no.
    L'unico che potrebbe rispondere è lo stesso Tristan, il problema è che è svenuto, e il contraccolpo ha mandato in tilt anche gli altri due avatar e Pepo stesso (perché sono tutti connessi). C'è poi un secondo problema che impedisce ai nostri Quattro Viaggiatori di intervenire, sarà chiaro solo nel capitolo 9. Rimosso l'impedimento forse i Quattro Viaggiatori potranno spiegarci che ca**o sta succedendo (sempre che l'Omologazione non li abbia sopraffatti completamente, ovvio...).

    CITAZIONE
    Bakura mi piace troppo, è cattivo, sfrontato, persino sboccato (viva la sua crociata contro la censura XD)

    Devi capirlo: pensa a come dev'essersi sentito quando ha visto la versione censurata della sua scena madre con la tavoletta ouja, quando la minacciosa scritta "DEATH" è diventata un meno minaccioso... "FINAL"!

    CITAZIONE
    Sapevo che al primo episodio della GX il tizio TestadiFungo incontra Yuugi che gli regala Kuriboh o una cosa del genere

    Ma quello nella prima puntata (almeno secondo me) è Yugi e basta, senza Atem(u) annesso.

    Su Bakura:
    CITAZIONE
    (...)
    Poi, ovviamente, siccome non ci viene spiegato tutto questo retroscena, ognuno può pensare a ciò che gli sembra migliore come spiegazione. u.u

    Giusto. A meno che non sia più chiaro il fumetto, però non l'ho letto.

    CITAZIONE
    Leggo qui un paio di spoiler, peccato che siano così vaghi! >.<

    Intendi in "INTERLUDIO – PUZZLE DEL MILLENNIO – Parte II", giusto? Beh, ora sappiamo cos'è la Lorem Ipsum.
    E volevo spiegare cos'era il frammento bianco con scritto Fowler che si vede a casa dei tre sosia (ignoratelo pure, non è importante nella trama, non apparirà più, è una battuta per qualcuno che non conoscete, che non è MAI stato utente di questo o altro forum MA legge la fanfiction).
    La valigia perduta di Bianca è in realtà una storia moooolto autobiografica, e Bangkok NON è una città scelta a caso, perché la mia valigia (non rosa!!!) finì lì invece che dove doveva arrivare, cioé oltre 1000 km più a sud
    http://goo.gl/maps/LSYhs
    Comunque poi l'ho ritrovata!

    Quando in un commento più sopra dico che Bakura "arriverà al punto di... ma non anticipiamo!" intendevo quello che fa nella parte III, arrivare a regalare a Yugi una carta, fatto che avrà delle conseguenze a breve e a lungo termine. Sarai dispiaciuta di sapere che da questo punto Bakura non apparirà più nella nostra storia, perché se no dovrebbe ripulire di nuovo la memoria di Yugi e non voglio ripetere la scena.
    Altra cosa: prima ho detto "Scoprirete in questa fanfiction che Bakura non è l'unico con quel potere!" (l'ubiquità). Ora sapete che intendevo Pepo Occhi, che è presente in tre posti grazie agli avatar di Tea, Tristan e Roland. MA... non finisce qui...

    CITAZIONE
    Mi piace molto Bianca, ora capisco dove andava in tutta fretta e non posso che apprezzare. :P

    Immagino! :P Ma nel prossimo capitolo dovrà affrontare un'ordalia a dir poco incandescente...

    CITAZIONE
    La figura del tassista è molto particolare e sembra che non mi ero sbagliata nell'esserne incuriosita già da prima. Da come lo descrivi, giovanissimo, eppure senza età, sembra di rivedere l'agente biondo che ha incontrato Mariano. Che ci sia una connessione tra i due?

    Hihihihi ci sarà o no? Mah? Chi ci segue lo saprà!

    CITAZIONE
    Però questo tassista, Lorenzo, io sento che lo rivedremo. E mi farebbe anche piacere, così fosse.

    Come vuoi, allora lo rivedremo :)

    CITAZIONE
    Una partita a carte che sembra preludere ad una fusione con i deck di carte del Duel Monsters: ancora, è come se i due universi si stessero fondendo e forse è un po' davvero così, in questo "magazzino dei mondi". Te la senti di confermare o smentire, Fantasma? :P

    Mmmmmhhhhhh forse non esattamente così... ma più o meno...

    CITAZIONE
    Altra cosa: sappi che apprezzo da morire le citazioni di Nietzsche, la piega un po' filosofica e anche il titolo del capitolo che è una citazione del libro/film di Luciano De Crescenzo (che fa l'occhiolino al libro di Nietzsche). *_*

    Brava, hai azzeccato il doppio riferimento, la cosa buffa è che non ho letto il libro e non ho visto il film. Però ho letto "Storia della filosofia greca" in cui De Crescenzo auto-cita il suo romanzo e introduce curiosi personaggi tra un filosofo e l'altro, come il venditore delle "AUTENTICHE borse Luis Vuitton perfettamente IMITATE".

    CITAZIONE
    Il fatto che sia stato nominato il Drago Occhi Blu alla fine mi fa ben sperare di poter salutare Seto Kaiba! ù_ù

    Ma il DBOB è già stato "citato indirettamente": nell'indice, nel titolo del capitolo 21.

    CITAZIONE
    E comunque il fatto che si dimentichino le cose... ahi ahi, biechi mezzucci da fanfiction! *pungola spietatamente Fantasma*

    LOL, ma i personaggi sono come me, anch'io dimentico sempre tutto! intendo: le cose importanti!
    (Mi ricordo scemenze come le "AUTENTICHE borse Luis Vuitton perfettamente IMITATE" lette anni e anni fa e non cos'è che devo fare tra poco, per le ire di coloro che mi devono sopportare)


    ----------------------------------------------

    @Zure
    CITAZIONE
    Però gli interludi continuano a lasciarmi un po' indifferente... in compenso mi sto affezionando al resto della storia.

    @Melian
    CITAZIONE
    A me gli interludi piacciono assai. u.u Sarà che amo ritrovare certi personaggi e certe situazioni.

    Alle solite, difficile accontentare i miei 1000 lettori! ;) Ma vediamo se in seguito riuscirò a mischiare le... CARTE!
    ----------------------------------------------

    @Melian e Zure: ho una spiegazione per la presenza del Fanfarone in GX e oltre, e me l'ha indirettamente suggerita The Melo.
    Baba!!!
     
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    Ci sono migliaia e migliaia di carte, come puoi usarle tutte? (Ma come fanno gli autori degli anime? Forse si tengono un elenco di quali hanno usato e quali ancora no?). Questa ha senso solo in un deck pieno di Arcidemoni ovviamente.
    Curiosità: A questa carta è legato un esempio delle "citazioni e ammiccamenti che NON ho fatto apposta" e sono venute per caso, ma adesso non la posso spiegare. Segnatevi un appunto: "quando un personaggio pronuncia la frase C'è un posto per te in questa avventura. Ma dovrai accontentarti del sedile posteriore. Sei sul MIO taxi adesso, e guido io! chiedere a quell'idiota dell'autore la curiosità che riguarda l'associazione di Cicatrice di guerra al capitolo 5".

    per quella famosa ff mai finita avevo scritto millemila duelli con tantissime carte, ma mai ho guardato gli arcidemoni... ecco perchè allora
     
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    INTERLUDIO – PUZZLE DEL MILLENNIO – Parte IV

    La porta segreta si chiude alle spalle di Yugi Muto, che ha completamente dimenticato l’incontro con la sua nemesi, Yami Bakura. Lo incontrerà di nuovo, un giorno, nel Mondo dei Ricordi, e combatteranno. Ma questo avverrà solo se supera l’ordalia che lo aspetta a pochi metri di distanza, oltre il grande varco, oltre il portale decorato con le sei formelle colorate.
    Yugi fa un passo avanti e il piccolo Kuriboh svanisce nel nulla con un ultimo versetto.
    “Ora sono solo”.

    MARBLE HALL ORDEAL – Parte I (Non devi avere paura)

    Yugi attraversa l’arco dei Sei Elementi e sente una voce femminile dire “SI”.
    E’ una voce strana, ma sulle prime il ragazzo non sa spiegare in che senso sia... strana.
    Il ragazzo si ritrova in un salone immenso: è un luogo molto, molto diverso dal labirinto del puzzle. Qui le pareti, il pavimento e l’altissimo soffitto sono interamente in marmo bianco, con rifiniture d’oro. La stanza è illuminata da decine e decine di torce fiammeggianti, ma qualcosa non quadra. In fondo alla stanza si intravede una zona d’oscurità. Yugi avanza e arriva a dei gradini di marmo verde.
    “SI” ripete la voce femminile. Non viene da un punto in particolare: sembra provenire da tutta la stanza.
    “Sì... cosa?”
    “SI E’ LA RISPOSTA ALLA TUA DOMANDA” dice la voce.
    “Quale domanda?” chiede Yugi.
    “LA DOMANDA CHE TI FRULLA IN TESTA. VIENI, YUGI MUTO. NON DEVI AVERE PAURA DI ME”
    Una voce inespressiva, gentile e spaventosa allo stesso tempo. Le sensazioni che prova Yugi al sentirla sono contrastanti: ricorda l’impressione avuta prima di attraversare l’arco.
    (sia energia positiva che negativa. Pericolo e pace. Terrore e serenità. Bene e male)
    Si sente perfettamente a suo agio e contemporaneamente vorrebbe fuggire il più lontano possibile. Ma sceglie di andare avanti.
    Il ragazzo sale i gradini, che portano ad una pedana rialzata, e capisce una cosa che in realtà aveva già intuito prima.
    Questo non è un salone, è un’arena. Guarda avanti: ma al lato opposto dell’arena, dove dovrebbe esserci la pedana dell’avversario, c’è invece la tenebra più totale.
    Un buio tanto fitto quanto impossibile, perché comincia a pochi centimetri dalla fila di torce accese, eppure il fuoco non riesce a penetrarlo. Anzi, Yugi ha l’impressione che la fila di torce continui, che circondi tutta la stanza, che le torce siano accese anche nella zona buia, ma che la loro luce non riesca a splendere in quelle tenebre stregate.
    Si sente uno strano suono in lontananza.
    Un suono ritmico, ripetitivo, acuto, ma così remoto da non essere identificabile.
    La grande arena è fiancheggiata da imponenti colonne, tutte in marmi pregiati di diversi colori.
    Ci sono anche dei posti a sedere, proprio come uno stadio, ma deserti. Spalti per un pubblico che non c’è, che non c’è mai stato e che mai ci sarà.
    “Chi sei e cosa vuoi da me?”
    “NON DELUDERMI, YUGI MUTO, NON FARE DOMANDE STUPIDE. SO PERCHE’ SEI QUI, E DOVRESTI SAPERLO ANCHE TU. COME IMMAGINO TU CONOSCA GIA’ LE MIE REGOLE”
    Yugi si volta, alla sua destra c’è una tavola di marmo, stavolta marmo rosso. Ci sono i soliti caratteri ieratici che non capisce: sfiora la tavola con la mano, e improvvisamente i caratteri diventano giapponesi. Un altro gesto, e le scritte si trasformano in inglese. Un altro ancora, e diventano in un’altra lingua che non capisce, ma sempre in caratteri occidentali. Yugi pensa alla propria lingua, e i familiari kanji riappaiono. Ora può leggere la tavola. Ma forse, in cuor suo, sapeva già cosa c’era scritto.
    Sono le regole di questa arena.

    CAPITOLO 7 - Lorem Ipsum

    IncandescentOrdealDR1-EN-C-UE (Incandescent Ordeal. In italiano: Prova del Fuoco. La traduzione che YGO Wikia dà per il nome giapponese è: Ordalia del calore rovente)

    “Dottoressa Scarfato, benvenuta” la accolse il direttore, scusandosi per l’attesa (ma non si scusò per l’assenza di accoglienza all’aeroporto, né per la maleducazione della segretaria. Comunque Bianca non glie lo fece notare).
    “Leggo sul suo curriculum che ha una laurea in fisica delle particelle all’Università di Salerno, summa cum laude, e non uno ma ben due stage presso il CERN di Ginevra, complimenti”
    Bianca pensò alla frase di Nietzsche sulle lodi citata poc’anzi dal tassista. Non disse niente.
    “Sembra un campo di ricerca molto interessante” proseguì il direttore “Come mai desidera diventare scrittrice? e di narrativa di genere, per giunta?”
    “La passione, signor Frulli. La passione è una conflagrazione, un turbine di fuoco che non puoi soffocare”. Evitò la frase che le era venuta in mente sul taxi, ‘diventerò una scrittrice, o morirò tentando’, troppo iperbolica, se la teneva per un racconto o romanzo.
    “Bella risposta. A cui aggiungerei uno Stato che preferisce finanziare i cinepanettoni piuttosto che il progresso scientifico” rise.
    Anche Bianca rise. Il direttore le sembrò subito simpatico e alla mano, certamente più del tassista, però la ragazza non smetteva di giocherellare con la fibbia della cintura.
    “Inoltre” proseguì lei “posso sfruttare i miei studi per rendere le mie storie di fantascienza... un po’ più scienza e un po’ meno fanta. Il grande Isaac Asimov era professore di biochimica”
    “Già... a proposito, conoscerà certamente il saggio di Asimov intitolato ‘Donne e fantascienza’, vero?” chiese, mentre recuperava un faldone da un armadio.
    Bianca sospirò. “Conosco bene il problema: il 95% degli autori di fantascienza è maschio, il 95% dei lettori di fantascienza è maschio, il 95% dei personaggi delle storie di fantascienza è maschio. Ma io ritengo che le cose stiano cambiando, le scrittrici di fantascienza stanno aumentando, e così le lettrici. Non è più solo una cosa da ragazzini brufolosi fanatici di astronavi e robot. Le donne possono dare un grande contributo alla fantascienza, così come in ogni altra disciplina un tempo considerata dominio esclusivo degli uomini. Consideri inoltre la crescente popolarità nella fantascienza mainstream di personaggi femminili forti, come Leila e Amidala di Guerre Stellari”
    “In realtà gli esempi che mi fa non giocano a suo favore” ribatté Frulli “Leila e Amidala sono indubbiamente esempi di donne risolute, brave con la pistola a raggi, e che in particolari occasioni salvano la vita ai loro uomini e non il contrario. Ma badi bene, ho detto ‘in particolari occasioni’. Per il resto, si ritrovano spesso e volentieri nel ruolo delle damigelle in pericolo, e alcune delle decisioni di Amidala sono disastrose in quanto finiscono col favorire l’antagonista. Una delle poche mosse sensate di Amidala, fondare la Ribellione, viene tagliata via dal regista (maschio) perché spezza l’azione: spezza l’azione DEI MASCHI. Nelle battaglie decisive i veri protagonisti, nel bene e nel male, sono i maschi. Ci faccia caso: lei mi ha citato Leila e Amidala, una sola donna forte e in primo piano per ogni trilogia. In pratica, qui ci troviamo davanti” fece una pausa drammatica mentre sfogliava il portfolio dell’aspirante autrice “al Principio della Puffetta”.
    Ahi, pensò Bianca. Sapeva che le cose non potevano che mettersi male, quando l’interlocutore nominava il Principio della Puffetta: lei avrebbe risposto con una vampata di orgoglio femminista assolutamente fuori luogo in quel frangente. La battaglia dei sessi era un campo minato, così riportò abilmente la discussione sul tema fantasia versus scienza.
    “Bene, veniamo al punto, dottoressa Scarfato” commentò lui “Il punto è... che non ci siamo. Le sue storie rientrano nel filone della fantascienza hard, ad alto rigore scientifico, qualcosa che ai lettori di oggi interessa poco. La letteratura deve comunicare emozioni, non equazioni.”
    “Equazioni? Ne avrò scritte un paio in tutto il mio portfolio, non sono certo il fulcro della mia visione letteraria. Quella a cui tengo di più è la mia variante della teoria dei multiversi che…”
    “Oh, i multiversi” la interruppe il direttore “I mondi paralleli, l’elemento di disturbo che fa collassare gli universi... Altro tema inflazionato. Certo sarebbe interessante se si discostasse un po’ dalle banalità a cui le serie TV ci hanno abituati, ma qui proprio non va bene. Consideriamo il suo romanzo ‘Il magazzino dei mondi’: tralasciamo per un momento il titolo, che è un plagio di un racconto di Robert Sheckley…”
    “Vorrà dire una CITAZIONE di Robert Sheckley!”
    “…sì, nonché del fumetto ‘Paperino e il magazzino dei mondi’. Tralasciamo anche l’insensata analisi meta-letteraria del capitolo 7, quella con l’aspirante scrittrice alle prese con il direttore di una casa editrice, sfacciata apologia del pessimo scrittore. Dicevo, la parte peggiore del suo libro è proprio l’esposizione della teoria dei multiversi che la sua protagonista Rosetta Stone ci propina nei capitoli 10 e 11. Pagine e pagine di ‘infodump’ all’insegna della noia più totale, in più non si capisce niente. C’è una sola scena del suo libro che mi è vagamente piaciuta, anche se mi sa di già visto: è nei capitoli 11 e 12, in cui il cattivo non può interferire con il libero arbitrio, e la vittima deve mettersi nel sacco da sola. Diabolico... ma è anche quello un ‘tropo’ usurato”.
    “E dei racconti cosa dice?” disse Bianca, sempre più nervosa e scoraggiata “è un sottogenere che amo particolarmente, quel tipo di fantascienza che parte da situazioni normali per poi sconvolgerle con fatti inspiegabili, come…”
    “…come il telefilm ‘Ai confini della realtà’? Certo che ho valutato i suoi racconti, dottoressa, e cosa le dico? Le dico che di Richard Matheson ce n’è già stato uno. Di quelli che lo imitano, e lo imitano male, ne sono già piene le librerie. E poi i dialoghi, dottoressa, i dialoghi! Consideri per esempio il suo racconto dove c’è il tizio che torna a casa e trova due sosia che rappresentano versioni alternative di sé stesso. A parte il fatto che anche questo tema non è affatto nuovo - c’era perfino un fumetto Disney in cui succedeva a Gambadilegno, sa? La casa era invasa da dozzine di sosia, tutti convinti di essere il vero Pietro, troppo divertente. Dicevo, il problema sono i dialoghi! Non solo qui, ma dappertutto. Praticamente tutti i suoi dialoghi sarebbero da stracciare e riscrivere da capo. La prossima volta provi a prendere un gruppo di suoi amici e faccia recitare loro quei dialoghi. Capirà cosa intendo dire, capirà che non funzionano, la gente non parla come lei fa parlare i suoi personaggi.”
    Bianca si sistemò di nuovo la cintura. Sentiva il doloroso stridore tra il tono pacato e gentile del direttore (per non parlare del simpatico faccione rubicondo) e le parole che demolivano tutta la sua produzione; e con essa tutte le sue speranze di diventare scrittrice. Compresse le labbra mentre pensava a cosa dire, ma Frulli la prevenne.
    “Veniamo poi a quello che dovrebbe essere, immagino, il suo capolavoro: il romanzo ‘Il re dei giochi’. Geniale l'idea del protagonista che si chiama Ludovic, detto Ludo per alludere alla parola latina LUDUS, ma il resto... un minestrone malriuscito di archeologia, fantascienza e magia. Lo spirito di un Faraone Senza Nome in un puzzle a forma di piramide, carte da gioco che evocano mostri veri… Carte da gioco, ma si rende conto? Ma dove se l’è inventata un’assurdità simile?”
    “Non è così assurdo, c’è dietro un’approfondita ricerca storica. Tutankhamon e suo padre Akhenaton erano faraoni di cui si è tentato di cancellare il nome dalla Storia. Nella tomba di Tutankhamon sono state trovate scacchiere di un antico gioco chiamato senet, così mi sono ispirata per…”
    “Ma non è questo il punto, il punto è CHE È RIDICOLO! Salvare il mondo con partite a carte! È la cosa più assurda che abbia sentito in vita mia, e secondo le sue note a margine, sarebbe anche un… cito le sue parole… ‘inarrestabile volano per operazioni mirate di marketing e merchandising’! Inarrestabile volano? Per vendere che cosa, mazzi di carte? E poi, cosa verrà dopo? Salvare il mondo, che so, con le trottole dei nostri nonni? Ma non prendiamoci in giro, per favore! Comunque tutti i suoi romanzi e racconti soffrono degli stessi problemi. Alternanza di stile colloquiale e ‘pseudo-aulico’, dialoghi poco realistici, cattivi da James Bond che ti fanno il monologo prima di ammazzarti, colpi di scena telefonati a centinaia di pagine di distanza, personaggi salvati da deus ex machina…”
    “Mi permetto di dissentire, signor Frulli” lo interruppe Bianca, al limite della sopportazione “Ma contesto la sua definizione di deus ex machina. I miei personaggi se la cavano sempre grazie alle loro capacità e ai ‘fucili di Cechov’, elementi presentati molto prima…”
    “Spesso e volentieri un fucile di Cechov è solo un deus ex machina mascherato. A volte mascherato bene, a volte mascherato maluccio, come nel caso delle sue storie.” Si alzò “Ora, io penso che abbiamo già sprecato troppo tempo con…”
    Quando Bianca lo vide alzarsi sentì una stretta al cuore. Come? Già finito? E lei si era sciroppata il viaggio in aereo, la valigia persa, il tacco rotto, il tassista nichilista e la segretaria sgarbata... per... per un “grazie NON le faremo sapere”?
    “Ma aspetti… e Uragon?”
    Frulli si sedette. “Il suo fantasy? Vuole davvero parlare del suo fantasy, signorina?”
    Ahi ahi. Era passato dal “dottoressa” al “signorina”. Brutto segno.
    “E allora parliamone. Un’epica storia di draghi, certo. Dunque, c’è un emissario dell’Impero vestito di nero con poteri speciali che cattura una principessa con un ruolo di spicco in un’alleanza di ribelli, ma lei fa in tempo a spedire il MacGuffin al vecchio mentore che vive nascosto. Solo che per sbaglio a trovare il MacGuffin è un giovane contadino orfano che vive con lo zio... Non credo di dover andare oltre, chi vuole che si sciroppi il suo polpettone fantasy plagiato da Guerre Stellari?”
    “Non è un plagio! è una storia archetipica! E poi anche Guerre Stellari è una storia archetipica fantasy in un contesto fantascientifico! Come dice Campbell ne ‘L’eroe dai mille volti’, il viaggio dell’Eroe Archetipo si compone...”
    “Ho capito, lei è masochista e vuole che io vada oltre. La accontento subito. Arrivano gli emissari del malvagio Impero in cerca del MacGuffin e gli uccidono lo zio, poi il ragazzo aiutato dal mentore impara a maneggiare la spada e usare i poteri arcani. Il mentore muore, ma l’eroe salva la principessa e si unisce ai ribelli per rovesciare il tiranno; quest’ultimo manda un esercito ad attaccare la base segreta dei ribelli ma quelli vincono grazie ad una mossa risolutiva del protagonista… E come se non bastasse nelle sue note a margine leggo ‘nel sequel sveliamo che l’eroe è imparentato con uno dei cattivi’, lei non ha il minimo senso del pudore! Oltre ad essere mal scritto, non solo è un plagio di Guerre Stellari, ma contiene scopiazzature varie da almeno altre 5 o 6 saghe fantasy di chiara fama. Basta! Basta con questa mania di citare Campbell come scusa per rubare idee a destra e a manca, basta con questa minestra riscaldata! Ah ah ah, bella, eh? L’ha capita? Minestra, Campbell...” ridacchiava, facendo oscillare la mano con il pollice teso e l’indice piegato.
    Bianca cercava di rimanere impassibile: senza successo. Le sue emozioni erano fin troppo palesi. Ma il signor Frulli voleva ancora girare il coltello nella piaga. “Nessun editore pubblicherebbe mai tale obbrobrio, nemmeno se l’avesse scritto il suo adorato figlio autodidatta! Nessuno pagherebbe mai dei soldi per leggerlo, nessun produttore si sognerebbe mai di farci un film! Signorina, quella che lei chiama prosa è inqualificabile... non è neanche narrativa, la potrei definire solo... solo...”
    Bianca andò nel panico più totale. No. No. No. No ti prego. Non dirlo. Per l’amor di Dio, per amor
    (delle Divinità Egizie)
    della decenza, non lo dica.
    Non dica quella parola.
    NON DICA QUELLA PAROLA.
    NON! DICA! QUELLA! PAROLA!
    E invece il direttore la disse. La disse con il massimo disgusto che sapeva mettere nella voce, come se stesse parlando degli escrementi di cane pestati per sbaglio.
    “...FANFICTION.”

    Il mondo crollò addosso a Bianca mentre gli universi instabili collassavano e una fiamma guizzava verso il palazzo della Lorem Ipsum.


    Il ragazzo senza più un nome era sempre nell’oblio, sempre più vicino alla sua trasformazione definitiva in Pepo Occhi. In trappola, come gli altri, in una vita che non era sua. Senza via di scampo.
    In trappola. In trappola. In trappola.
    Jinzo, Jinzouningen Psycho Shocker, dove sei?


    Edited by FantasmaDelPassato - 1/1/2017, 21:46
     
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    MARBLE HALL ORDEAL – Parte II (Scegli, Re dei Giochi)

    Nella grande arena di marmo, Yugi legge le regole. Ma forse ha ragione la voce di donna che echeggia nel salone. In qualche modo, le sapeva già.
    Ci si batte sulla distanza degli 8000 life points. Evocazione normale consentita anche in difesa. Vale la regola del Replay. Nessuna restrizione sull’attacco dei mostri Fusione, a differenza di quel vecchio torneo di Kaiba, ormai così lontano, nel tempo e nello spazio. Sono vietate Resuscita Mostro, Cambiare Idea, Strappa Possesso, Buco Nero, Raigeki, Tributo Torrenziale, Spolverino delle Arpie e Tempesta Potente.
    Yugi inizia a mescolare le carte.
    “Non ti vedo. Come faccio a controllare se non stai imbrogliando?”
    “IO NON BARO. E TU LO SAI. TUTTI LO SANNO”.
    Yugi ripone il deck nel dueling disk, ma una forza misteriosa lo estrae dal marchingegno: mani invisibili ne separano metà e la spostano sotto l’altra metà, poi lo ripongono.
    Dall’oscurità intanto è emerso un secondo mazzo che fluttua nel vuoto. Attraversa volando tutta l’arena e si ferma a pochi centimetri dal ragazzo.
    In risposta all’espressione stupita di Yugi, la voce risponde: “UNO DI VOI UMANI UNA VOLTA MI HA DETTO: FIDATI DI TUTTI, MA TAGLIA LE CARTE”
    Yugi concorda e fa la stessa cosa con il deck dell’avversaria, il quale riparte volando e viene inghiottito dalle tenebre.
    “A TUTTI CONCEDO DI SCEGLIERE CHI INIZIA PER PRIMO. A MAGGIOR RAGIONE A TE, RE DEI GIOCHI”
    “Veramente il titolo di Re dei Giochi spetterebbe al Faraone, perché...”
    “NE SEI CONVINTO? IL FARAONE HA SEMPRE FATTO TUTTO DA SOLO ? E TU CHI ERI, SOLO IL SUO INVOLUCRO ? IL SUO CHAUFFEUR CHE LO SCARROZZA IN GIRO? QUANTE VOLTE AVETE COMBATTUTO INSIEME CONTRO I VOSTRI NEMICI ? QUANTE VOLTE HA AVUTO BISOGNO DEL TUO AIUTO ? MERITATE ENTRAMBI QUEL TITOLO. E COMUNQUE LUI NON E’ QUI. NON SEI PIU’ NEL PUZZLE DEL MILLENNIO. DIMOSTRA DI ESSERE IN GRADO DI CAMMINARE DA SOLO LUNGO IL TUO SENTIERO. SCEGLI CHI COMINCIA. SCEGLI, RE DEI GIOCHI”
    Il ragazzo medita sulle parole della misteriosa voce femminile, poi prende la sua decisione: “A te la prima mossa. Combattiamo!”.
    “COMBATTIAMO DUNQUE. QUI INIZIA IL TUO CIMENTO, YUGI MUTO. LA PRIMA CREATURA CHE DOVRAI AFFONTARE E’ LADY ARPIA NUMERO 3.”
    L’ologramma della ragazza-uccello si manifesta, più realistico ancora di quelli della Kaiba Corporation, e soprattutto con i “pettorali” non censurati.
    http://yugioh.wikia.com/wiki/Card_Artworks:Harpie_Lady_3
    La creatura dalle grandi ali verdi mostra gli artigli affilati, pronta, in posizione d’attacco; sopra di lei fluttua la scritta “ATK 1300”
    Al vederla, Yugi sorride. Forse il duello sarà più facile del previsto. “Buffo” pensa “Da lei non mi aspettavo che mettesse Spolverino delle Arpie tra le carte proibite”.
    “E FAI ATTENZIONE ALLA MIA TRAPPOLA PRONTA A SCATTARE”.
    Dietro l’arpia appare l’immagine di una carta coperta, sul dorso c’è un vortice nero, marrone e oro.
    “Pesco la mia carta!” annuncia Yugi, estraendola dal Dueling Disk con rapida mossa di due dita e ampio movimento del braccio. Certo, il Faraone fa più scena, lui che è più alto, ha le braccia più lunghe e la voce più profonda. Ma il Faraone non c’è. “Questa è la mia prova” pensa.
    Yugi guarda la carta che ha appena pescato e assume un’espressione stupita.
    “Ma... Che carta è questa?” chiede, fissandola “Non è mai stata nel mio deck! Fa riferimento ad una tipologia di mostro che non ho mai sentito... stai imbrogliando, Mai Valentine? Hai modificato il mio deck?”
    “IO NON BARO” ripete la voce.
    Ha quel tono neutro, innaturale, non sembra offesa dall’accusa. Curioso: non è da lei. Una come Mai sarebbe andata su tutte le furie... e poi avrebbe comunque imbrogliato, spudoratamente, appena se ne fosse presentata l’occasione.
    Meglio comunque ignorare la carta intrusa e ripiegare su altre creature che Yugi conosce molto bene.
    “Distruggila, Guardiano Celtico!” ordina, piazzando una carta nel dueling disk.
    L’elfo spadaccino (ATK 1400), detto “riaddestrato” da italiani e giapponesi e “odioso e insopportabile” dagli americani, sguaina la lama e la affonda nel cuore dell’arpia, macchiandosi del suo sangue.
    La bestia alata cade sul pavimento, imbrattando di rosso il bellissimo marmo bianco.
    L’elfo sembra in difficoltà, il sangue gli si appiccica addosso: ora Guardiano Celtico non può attaccare per due turni. Nel frattempo, il cadavere dell’arpia non sparisce, ma viene respinto in un angolo da una forza misteriosa, e lì rimane.
    Proprio quello che Yugi temeva. Quelli non sono ologrammi. E non è una partita a carte.
    Quello è un Gioco delle Ombre.
    L’avversaria avrà subito danni? Non riesce a vederla, quindi non può vedere l’indicatore dei life points, ma dovrebbero essere scesi, anche se solo di 100.
    “Concludo posizionando una carta coperta”
    “E’ IL MIO TURNO. ATTIVO LA CARTA MAGIA REGOLE ANTICHE, CHE MI CONSENTE DI GIOCARE UN MOSTRO SENZA SACRIFICI. EVOCO DOMA ANGELO SILENTE (ATK 1600)”
    Yugi resta a bocca aperta. Cerca di ricordare se ha mai visto Mai vincere un duello importante.
    “Hai sprecato una magia così potente come Regole Antiche per evocare… un mostro a cinque stelle privo di poteri speciali e con solo 1600 punti? Che utilità può avere in un deck una carta del genere?”. La voce misteriosa non risponde. “Perché ignori le mie domande, Mai?”
    “NON SONO MAI VALENTINE”
    Yugi alza le spalle. Chi altri è fanatica delle Arpie, se non quell’arpia di Mai?
    Intanto il ragazzo osserva il nuovo mostro avversario, Doma Angelo Silente. E’ senza dubbio una carta insolita, una delle pochissime entità angeliche ad avere l’attributo Oscurità. Non ricorda di averla mai affrontata in battaglia, eppure la associa a qualcosa che non riesce a ricordare. Non è nello stile di Mai. Forse... Bakura? Sì, certamente Bakura ne ha una copia nel suo deck, anche se non lo ha mai visto usarla in un duello.
    Senza che la voce misteriosa abbia dichiarato l’attacco, Doma apre le ali e si lancia in avanti. Ha quattro ali: due angeliche, due da diavolo.
    http://alucard2.deviantart.com/art/Doma-Th...lence-176051781
    Un buffo pensiero passa nella mente di Yugi: “Dev’essere lontana cugina dell’angelo di Cambiare Idea. Ma quello ha solo due ali”.
    Il Guardiano Celtico alza la spada, ma Doma con la sua doppia falce spezza la lama avversaria, quindi decapita l’elfo.
    “Ahia!”
    Yugi sente male alla guancia, come se una mano invisibile lo avesse appena schiaffeggiato.
    Poi guarda il dueling disk: l’indicatore dei life points non mostra niente. Però la spia è accesa, quindi non è rotto. Gli dà un colpetto con le dita, ma non appare nulla.
    Poi capisce. Non ci sono punti in questo gioco. Ci sei solo tu.
    Quindi se i punti di danno fossero maggiori…
    Si teneva quella carta per dopo, ma ora sa che la deve usare subito. “Attivo Spade Rivelatrici! In questo modo non puoi attaccare per tre turni. Ora evoco il Guerriero Magnetico Beta (ATK 1700) che distruggerà Doma Angelo Silente!”
    Così avviene, eppure l’angelo nero, dopo essere crollato a terra, si rialza come se niente fosse.
    “Ma cosa...”
    L’essere fatato dispiega nuovamente le sue ali e spicca il volo, ma non verso il campo da gioco: in verticale. E mente lo fa, ecco che l’oscurità arretra (ma non sparisce del tutto), finché la pedana opposta non è nuovamente visibile.
    E sulla pedana non c’è nessuno.

    Edited by FantasmaDelPassato - 21/1/2013, 18:36
     
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    Oh cacchio! O_______O
    No, aspetta, fammi capire. Bianca ha scritto un libro che si chiama "Il Magazzino dei Mondi" e quello che ha scritto riflette quello che è successo ai nostri tre Sosia. Ha scritto un romanzo sugli universi paralleli con delle equazioni. Ha scritto un racconto su Yu-gi-oh, solo che il protagonista non si chiama Yugi. Vuoi vedere che Ludo è il nostro Occhi con tanto di equazioni? O_O O forse è semplicemente un modo per citare Yugi, dato che il suo nome in giapponese significa proprio "gioco". O ho preso una cantonata pazzesca nel pensare che tutto quello che ha scritto la signorina trovi una corrispondenza nel "mondo reale"? XD
    Sono sconvolta. :nooooyk8rq1.gif:

    Però, vabbè, è pure scema lei che si presenta dall'editore con un romanzo scopiazzato da Star Wars! XD Però dai, "fanfiction" sembra (anzi, è, in questo caso) un vero e proprio insulto, poveraccia! XD
    Ammetto che i riferimenti a Topolino m'erano scappati, anzi, non ci sarei mai arrivata, giuro! u.u"


    Ma poi... c'è un duello! :bril:
    E dire che avevi premesso che non ce ne sarebbero stati e, invece, TA-DAAAAN! Ed è anche molto bello e interessante perchè si svolge in un clima misteriosissimo. A Yugi, quindi, la voce sembra quella di Mai, ma non è Mai (anche perchè è insieme bene e male) e appartiene ad una entità non meglio identifica e che si sottrae prestissimo. Chi è ora questa?! >.< Quando lo scopriremo? Ma, sopratutto, qual è la carta che Bakura ha dato a Yuugi e che gli ha fatto così "impressione"?

    Mi è piaciuto molto anche il discorso sul fatto che il titolo di Re dei Giochi vada attribuito non solo al Faraone, ma anche a Yugi. Trovo Yugi molto IC e davvero piacevole, ben inserito.
    Dunque, adesso non è più nel Puzzle, ha attraversato l'arco segnato dai sei elementi e... dove è arrivato, adesso?

    Sto impazzendo sempre più dalla curiosità e nel tentativo di appiccicare i pezzi del puzzle! >.<




    Passo a rispondere al resto:

    CITAZIONE
    Sai che non ricordo esattamente come mi è saltato in mente di renderli guerci? Tieni conto che ho concepito l'idea intorno a ottobre, e nella mia testa la storia ha assunto una dozzina di trame diverse prima di iniziare ad essere scritta. Forse volevo un po' ricordare Pegasus. Non ricordo per esempio se l'idea dei guerci mi è venuta prima o dopo la decisione di chiamare "Occhi" il ragazzo con la formula sulla maglietta.
    Sicuramente volevo dare alla storia un tocco di orrore, omaggio al buon vecchio Ghavy.

    Questa idea mi ha lasciato un po' irrequieta. Mi è sembrata una specie di pena del contrappasso o una ferita derivata da un errore nel loro "atterraggio" (quel famoso virus che citavi). Fatto sta che è fondamentalmente azzeccato dato che Occhi è, di fatto, un po' gli occhi di tutti i suoi compagni di viaggio.
    Ghavy starebbe lì a strappare arti per mero divertimento che avrebbe nel ricomporli. O, come antipasto, si spremerebbe un cuore. XD Però apprezzo il tocco horror!


    CITAZIONE
    Boh? Non so, a volte le cose mi spuntano in testa e non so se sono "ardite metafore" o "mezzucci meschini". Come certi aspetti di ciò che scrivo che non so se sono "omaggi&citazioni" o "spudorati plagi".

    Forse è un po' tutto questo. Infondo, è un po' quello che fa Bianca, no? :P


    CITAZIONE
    Giusto. A meno che non sia più chiaro il fumetto, però non l'ho letto.

    Io il manga ce l'ho e su questa faccenda di Bakura non è molto più chiaro o preciso dell'anima, insomma.


    CITAZIONE
    Intendi in "INTERLUDIO – PUZZLE DEL MILLENNIO – Parte II", giusto? Beh, ora sappiamo cos'è la Lorem Ipsum.
    E volevo spiegare cos'era il frammento bianco con scritto Fowler che si vede a casa dei tre sosia (ignoratelo pure, non è importante nella trama, non apparirà più, è una battuta per qualcuno che non conoscete, che non è MAI stato utente di questo o altro forum MA legge la fanfiction).
    La valigia perduta di Bianca è in realtà una storia moooolto autobiografica, e Bangkok NON è una città scelta a caso, perché la mia valigia (non rosa!!!) finì lì invece che dove doveva arrivare, cioé oltre 1000 km più a sud
    http://goo.gl/maps/LSYhs
    Comunque poi l'ho ritrovata!

    Alla fine, in un modo o nell'altro, c'è sempre qualcosa di noi, anche nelle piccole sfighe e manie dei pg, che è roba vissuta dall'autore. XD Apprezzo, perchè rende i pg più veri e li lega anche di più a noi, risultando un po' autobiografici.


    CITAZIONE
    Quando in un commento più sopra dico che Bakura "arriverà al punto di... ma non anticipiamo!" intendevo quello che fa nella parte III, arrivare a regalare a Yugi una carta, fatto che avrà delle conseguenze a breve e a lungo termine. Sarai dispiaciuta di sapere che da questo punto Bakura non apparirà più nella nostra storia, perché se no dovrebbe ripulire di nuovo la memoria di Yugi e non voglio ripetere la scena.
    Altra cosa: prima ho detto "Scoprirete in questa fanfiction che Bakura non è l'unico con quel potere!" (l'ubiquità). Ora sapete che intendevo Pepo Occhi, che è presente in tre posti grazie agli avatar di Tea, Tristan e Roland. MA... non finisce qui...

    Mi accontento delle apparizioni di Bakura fin ora avvenute! ù_ù Anche perchè poi non sarebbe più funzionale alla trama, lo capisco.
    Ma quando dici "non finisce qui" mi si rizzano le antennine della curiosità! XD


    CITAZIONE
    Come vuoi, allora lo rivedremo

    Beh, infondo Lorenzo mi sembrava sapere molto più di ciò che mostrava. Te l'ho detto, ci ho visto una connessione con quel poliziotto biondo e mi è sembrato fossero due pg in qualche modo importanti, a cui fosse riservato qualcosa. Non so se sia davvero così, eh! XD Magari ho visto cose che non ci sono nei tuoi piani. :P


    CITAZIONE
    Mmmmmhhhhhh forse non esattamente così... ma più o meno...

    Più o meno vuol dire che non ho capito niente, allora! XD D'oh! Ricomincerò di nuovo. u.u E' che ora la sensazione è quella di trovare qualcosa di simile a quello che si vede nel telefilm Fringe: universi paralleli che si scontrano. XD Sto delirando...


    CITAZIONE
    Brava, hai azzeccato il doppio riferimento, la cosa buffa è che non ho letto il libro e non ho visto il film. Però ho letto "Storia della filosofia greca" in cui De Crescenzo auto-cita il suo romanzo e introduce curiosi personaggi tra un filosofo e l'altro, come il venditore delle "AUTENTICHE borse Luis Vuitton perfettamente IMITATE".

    Una cosa l'ho azzeccata! :vittorials1.gif:
    Ammetto di aver visto solo il film.


    CITAZIONE
    Ma il DBOB è già stato "citato indirettamente": nell'indice, nel titolo del capitolo 21.

    La cosa importante è che questo significhi due parole: Seto Kaiba. u.u


    CITAZIONE
    LOL, ma i personaggi sono come me, anch'io dimentico sempre tutto! intendo: le cose importanti!
    (Mi ricordo scemenze come le "AUTENTICHE borse Luis Vuitton perfettamente IMITATE" lette anni e anni fa e non cos'è che devo fare tra poco, per le ire di coloro che mi devono sopportare)

    Ma va, che scherzavo!


    CITAZIONE
    Alle solite, difficile accontentare i miei 1000 lettori! ;) Ma vediamo se in seguito riuscirò a mischiare le... CARTE!

    A me piacciono! è_é Quindi siate cavallereschi e... accontentate la fanciulla, no? *fa gli occhioni dolci e irresistibili*


    CITAZIONE
    @Melian e Zure: ho una spiegazione per la presenza del Fanfarone in GX e oltre, e me l'ha indirettamente suggerita The Melo.
    Baba!!!

    Cioè?! XD A parte un incredibile e increscioso trip di chi ha osato creare la serie GX ovviamente. XD

    Edited by .:Melian:. - 20/1/2013, 10:18
     
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    CAPITOLO 8 – L’ospedale

    300px-InjectionFairyLily-BP01-EN-R-1E (Injection Fairy Lily - Lily Iniezione Fatata. Anche nota come Fata Infermiera)


    “Sarà dura, ma quando sarete scesi oltre il livello critico, allora inizierà la vostra riscossa, allora potrete trovare la Porta e sfuggire al legame grav…” disse “Pepo Occhi/Tea” ma non riuscì a finire la frase.
    Celestino Arzocco vide la ragazza guercia crollare come colpita da un bastone invisibile. Lo spettacolo l’aveva turbato moltissimo. “La ignori, quella è sotto l’effetto di stupefacenti…” disse uno dei paramedici. Arrivarono alcuni infermieri, misero Tea su una barella e la portarono via.
    Celestino era tornato a concentrarsi sul vero problema: il suo pupillo, Massimo Basilio de Gra-Peli, giovanissima promessa della scherma paralimpica... e grande amico.
    L’allenatore non aveva lasciato un istante la mano del ragazzo. Ogni tanto cercava di parlargli, ma era svenuto. Arrivarono medici e infermieri, che lo allontanarono dalla barella. Sapeva che era arrivato il momento di lasciarlo a mani più esperte, eppure non riusciva ad abbandonarlo. Come già detto, temeva che non lo avrebbe mai più rivisto. Lo vide aprire gli occhi e uno strano fervore si impadronì di lui. “Fatemelo salutare, fatemelo salutare ancora una volta” (stava per dire “un’ultima volta”). Gli infermieri tentarono di bloccarlo, ma lui si ancorò alla barella con tutta la forza che aveva. “Melk!” urlò “Sono qui!”
    “Attento a Kurtz” disse Massimo “il batterio è un bluff. Chiama Occhi Blu, lo devi trarre qui. Credi nel Cuore delle Carte. Puoi salvarli tutti” e mentre lo diceva, muoveva le mani come se stesse suonando la chitarra. Non andava a caso, erano accordi ben precisi, ma sul momento Celestino non seppe dire quali, non era quello che gli interessava. “Non preoccuparti, Melk, andrà tutto bene, ci sono io, non ti lascerò mai” ma Massimo aveva già chiuso gli occhi. Un infermiere riuscì a staccargli le mani dalla barella, il contraccolpo fece cadere a terra Celestino, rischiando di rompere la chitarra che portava sempre in spalla.
    “Hei, che modi!” disse Arzocco.
    “Senti da che pulpito viene la predica!” rispose l’infermiere. “Sempre così voi parenti. Con quelle vostre scene patetiche ci fate perdere secondi preziosi”.
    “Non sono un parente” corresse lui mentre si rialzava. Si accorse che nel frattempo la barella con Massimo era sparita. “Cos’ha Massimo? E’ svenuto improvvisamente... cosa può essere? avete già un’idea? che esami gli farete?”
    “Se non è un parente, se ne vada e ci lasci lavorare” e girò i tacchi senza aspettare una risposta.
    Celestino lo tirò per una spalla “Aspetti! Ma che succede? Sono già stato altre volte qui, che fine ha fatto la procedura? il triage, la raccolta dati, l’inserimento anagrafico dell’utente? che codice è? è grave? è giallo? rosso?
    L’infermiere lo squadrò: “Ma chi diavolo è lei? è un medico?”
    “Sono il suo allenatore di scherma, mi chiamo Celestino Arzocco, ho chiamato io l’ambulanza, siamo entrati qui insieme”
    “I paramedici hanno detto che non c’era nessuno. Non sanno nemmeno come si chiama il ragazzo e dove siano i suoi parenti”
    “Non è vero! Ma se l’ho accompagnato io in ambulanza! Ho detto che si chiama Massimo de Gra-Peli, è orfano e vive all’Istituto Brescia... Lei! Hei lei!” urlò rivolto ad uno dei paramedici che stava passando in quel momento “Glie lo dica!”
    Il paramedico si voltò appena: “Non ho mai visto quest’uomo in vita mia”
    “N-non è possibile! Lei si ricorda di me, abbiamo anche parlato, le ho detto del torneo di scherma! Le ho detto che durante il duello...” ma il paramedico si era già dileguato.
    Nel frattempo sopraggiunse un secondo infermiere, che diede di gomito al primo. Giunse anche un dottore, lui e gli infermieri bisbigliarono qualcosa. Quando Celestino tornò a voltarsi verso di loro, gli ordinarono con fare perentorio: “Svuoti le tasche”
    “Cosa?”
    “Ha sentito. Se non vuole guai, svuoti le tasche di quella giacca” disse il secondo infermiere.
    “Perché mai? Non ho fatto niente, e lei non ha alcun diritto di darmi quest’ordine”
    “Se non ha niente da nascondere, allora non ha niente da temere. Svuoti le tasche”
    Celestino infilò le mani nelle tasche della giacca e ne spuntarono confezioni e boccette di medicine dai nomi impronunciabili, che lui non aveva mai visto prima. Gli infermieri le afferrarono immediatamente, poi il dottore frugò ulteriormente in una delle tasche dove trovò un grande fazzoletto azzurro.
    “Beccato!” disse il medico, mentre gli altri due lo afferrarono di peso e lo trascinarono in una stanza. C’era un computer acceso e riproduceva una canzone che non gli era mai piaciuta (“Amami, come in quel mitico film, io sono Brando e tu sei la regina...”).
    “Lasciatemi!” urlava e si divincolava: era giovane e in forma, ma i due erano molto più muscolosi di lui. Arrivò anche il medico e mostrò uno schizzo che rappresentava un volto identico a quello di Celestino.
    L’allenatore guardò fuori dalla finestra: due dei padiglioni dell’ospedale erano avvolti dalle fiamme, l’incendio stava per propagarsi ad altri edifici. Non si vedevano pompieri in giro. Cercò di farlo notare al personale dell’ospedale, ma quelli neanche lo ascoltavano.
    “Allora, cosa abbiamo qui?” disse il dottore esaminando il bottino “Raigekisan gocce orali, Berfometzol compresse, Kuribohlin soluzione iniettabile. Molto, molto richiesti sul mercato nero. Da mesi qui va avanti un massiccio furto di farmaci...”
    “...E non avevamo mai colto nessuno in flagrante” proseguì uno dei due infermieri “Fino ad oggi”.
    “Abbiamo un filmato in cui qualcuno copre le telecamere con un grande fazzoletto azzurro, proprio come quello che ti abbiamo trovato addosso. Ed è stato visto un tipo sospetto i giorni in cui i farmaci sono scomparsi, e questo è il suo identikit. Lo riconosci?” il medico gli sbatté il disegno in faccia.
    “State prendendo un granchio! Il fazzoletto è mio, il tizio mi somiglia, ma non ho mai visto questi farmaci! è un complotto, sono stato incastrato!”
    “Piantiamola di accampare scuse puerili. Abbiamo già chiamato la polizia, saranno qui a momenti. Avrai sicuramente uno sconto di pena se ci riveli i nomi dei tuoi complici. Soprattutto dei basisti che hai all’interno dell’ospedale, perché non puoi aver fatto tutto da solo”
    “Non posso dirvi queste cose, capite? Sono innocente!”
    “La prossima volta” disse il primo infermiere “prova con una scusa più plausibile per giustificare la tua presenza al pronto soccorso. Pensate, gente, ha indicato il primo ragazzino che ha visto su una barella e ha detto di essere, figuratevi, il suo allenatore di scherma! Caschi male, amico, quel ragazzino è paraplegico! Ah ah, si è fregato con le sue stesse mani!”
    “Lei è un infermiere e non ha mai sentito parlare delle paralimpiadi e degli sport per disabili in generale? Sono Celestino Arzocco, il mio nome è molto noto nel mondo del volontariato, il nostro club si chiama Associazione Sportiva Baskerville, facciamo scherma e pallacanestro su sedia a rotelle, tiro con l'arco per non vedenti e molte altre attività! Siamo tra i migliori della regione, forse di tutta la penisola, siamo stati anche all’estero!” prese il portafogli per mostrare i documenti.
    “Tiro con l’arco PER CIECHI?” disse l’infermiere, incredulo, scandendo bene le parole “Ma che sta dicendo?”
    Arzocco sgranò gli occhi: il portafogli era inspiegabilmente vuoto; afferrò allora il telefonino, trovò in rubrica il numero del club e premette il tasto di chiamata, ma una voce meccanica rispose “Messaggio gratuito. Attenzione, il numero selezionato è inesistente”.
    “Io non trovo nessun gruppo con questo nome su Google” disse il dottore, che si era seduto al computer (e aveva chiuso VLC Media Player mettendo a tacere Morandi; sullo schermo scorrevano vari risultati riguardanti un romanzo di sir Arthur Conan Doyle con protagonista Sherlock Holmes) “E se una cosa non è su Google, non esiste” ridacchiò.
    Il giovane allenatore chiamò allora l’orfanotrofio, la segretaria rispose: “Pio Istituto Brescia, buongiorno”.
    “Melissa! Grazie a Dio!”
    C’era ancora una speranza!
    “Melissa, sono Celestino Arzocco! Mi è successa una cosa terribile, Massimo de Gra-Peli si è sentito male durante l’incontro di scherma di oggi, sono all’ospedale, avverta il rettore, dovete mandare qualcuno, subito... eh?”
    Il telefonino cadde a terra come al rallentatore. Melissa aveva risposto che non aveva mai sentito nominare nessun Massimo de Gra-Peli e nessun Celestino Arzocco.
    Si sentì precipitare. Allora ricordò le parole della ragazza guercia: “Sarà dura, ma quando sarete scesi oltre il livello critico, allora inizierà la vostra riscossa, allora potrete trovare la Porta e sfuggire al legame grav...”. E Melk aveva detto “Puoi salvarli tutti”. Qualcosa scattò dentro di lui. Capì che era arrivato il momento di reagire, di liberarsi da quel Legame Gravitazionale che lo stava trascinando nell’abisso. Aveva già adocchiato da un pezzo il cestino della spazzatura metallico per terra.
    Si inginocchiò per recuperare il cellulare, e mentre lo faceva urlò “Aaargh!”, portando le mani alla caviglia destra. Non aveva alcun dolore, ma loro non lo sapevano. Uno di loro si rivolse verso di lui e si chinò leggermente. Celestino fece il gesto scaramantico che gli portava fortuna quando giocava a pallone: roteare la mano vicino al malleolo destro, come a girare una manopola invisibile.
    Quindi sferrò un calcio micidiale al cestino metallico, che fece un bel volo e centrò a tutta velocità il volto del primo infermiere. Mentre il malcapitato cadeva a terra svenuto, il secondo infermiere gli si avventò addosso, ma Celestino con una rapida scivolata gli fece lo sgambetto: anche il secondo cadde e picchiò la testa proprio contro il cranio del primo. Il dottore era ancora al computer quando tutto questo accadde, e non fece in tempo ad alzarsi che Arzocco aveva già infilato la porta.
    Corse e corse e corse, ma non riuscì a ritrovare la strada da cui era arrivato. Curvava a destra, a sinistra, saliva scale, le scendeva, non capiva più niente. L’ospedale si era trasformato in un labirinto. Quella giornata era un incubo e lui stava precipitando sempre più in basso. Ad un tratto trovò un’uscita di emergenza. Ma lo spettacolo che vide fu spaventoso: quasi tutti i padiglioni circostanti erano torce gigantesche.
    Sentì una sirena: polizia? vigili del fuoco? Era per l’incendio, o stavano cercando lui? Non lo sapeva. Prese una decisione: rientrare. Doveva trovare Massimo, scoprire cosa gli era successo. Si precipitò per corridoi sconosciuti, ad un tratto dietro ad un angolo sentì le voci dei due infermieri che lo cercavano. Allora aprì la prima porticina che trovò e vi si infilò dentro. Era molto buio.
    “Forse li ho seminati” pensò. Fece un passo indietro nel buio, inciampò in qualcosa di ingombrante e cadde malamente. Era il carrello delle pulizie, con quattro secchi del mocio ancora da svuotare. Celestino Arzocco cadde a terra mentre un’alta, grande, immensa ondata di sudiciume gli si rovesciava addosso.


    Bianca Scarfato aveva già pianto abbastanza per il tacco rotto, non aveva intenzione di farlo ancora, così ricacciò indietro le lacrime. La sua rabbia si sarebbe abbattuta sul direttore come un’onda alta, grande, immensa.


    Gianni Gemellini vide l’onda. Era alta, grande, immensa. Una cattedrale in mezzo all’oceano. Gli si rovesciò addosso, e fu sbalzato in mare.


    “......................” pensavano Pepo Occhi, Tea, Tristan e Roland, persi nell’oblio.
     
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    CITAZIONE (Zure @ 11/1/2013, 22:27) 
    CITAZIONE
    p.p.s. A proposito di indice dei capitoli, mi aspetto che tu e DKG facciate un commento furioso e indignato sul titolo del capitolo 22
    (uno scherzetto apposta per voi!)

    malefico!

    Potresti anche farmi notare che McLaren si chiamava Bruce, non M.
    Ma anche lì c'è un motivo misterioso...
     
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    CITAZIONE (.:Melian:. @ 20/1/2013, 02:09) 
    Ma poi... c'è un duello! :bril:
    E dire che avevi premesso che non ce ne sarebbero stati e, invece, TA-DAAAAN!

    Ahahahah! Sopresa! Ci sarà un duello! A Zure dispiaceva tanto che non ci fosse, e YGO non è tale senza almeno un duello (confessatelo, fan della serie originale, almeno una volta nella saga dei Ricordi del Fanfarone avete pensato "noooo, ancora Entità Trasnaturale, buttatela via e tirate fuori qualche carta!!!"), così ho ripreso in mano gli appunti e le idee che avevo scartato (o rimesso nel deck?), più qualche ispirazione presa dalla mia ff mai scritta. Quando concepii il Magazzino dei Mondi pensai ad un duello finale, poi ci rinunciai: adesso ho deciso che il duello con le carte lo piazzo qui.

    Ma sia chiaro, il duello sarà alle MIE condizioni:
    - valgono le regole ufficiali, con l'aggiunta dell'evocazione normale difensiva come specificato sulla tavola di marmo rosso.
    - le carte proibite sono solo quelle elencate sulla tavola di marmo. Tutte quelle elencate nella lista in http://yugioh.wikia.com/wiki/September_2012_Lists sono limited, quindi 1 sola copia. Sì, anche Spade Rivelatrici che nella lista è unlimited, o Forza Riflessa che è semi-limited, o la Strega della Foresta Nera che è forbidden. Sono poi ancora più cattivo e metto limited anche il Tifone Spaziale Mistico e tutto quello che mi viene in mente. Ebbene sì, lassù sbloccano il Buco Nero o Resuscita Mostro, e proprio adesso io le banno in una ff, ironico no?
    - le carte "solo dell'anime" sono consentite, ma limitate (1 copia).
    - limiterò il più possibile le carte inventate da me
    - se una carta ha effetti diversi nel TCG o nell'anime, vale l'effetto che decido IO a mio insindacabile giudizio (ad es Santità).
    - se una carta ha nomi diversi nel TGC o nell'anime, o in generale una traduzione che non mi piace, userò il nome che più mi aggrada o una traduzione diversa.
    - NON sono obbligato a descrivere TUTTO il duello, solo le parti salienti. Riconoscerete un taglio quando dirò "La situazione è cambiata" o roba del genere.
    - Tra una "parte saliente" e l'altra potete tranquillamente immaginare che uno dei duellanti abbia giocato la carta magia "Salagadula magicabula Sampei Vattelappesca", il cui testo recita: "Paga 1 soldo bucato. Pesca da 1 a 20 carte. Se vuoi, lancia un dado ed Evoca Specialmente tanti mostri dalla mano in base al risultato del dado, se fai 6 non ne evochi ma guadagni 1000 LP. Se ti gira, lancia un dado e distruggi carte avversarie in base al risultato del dado, se fai 6 distruggi invece una tua carta. Se ti garba, sposta da 1 a 3 carte dal cimitero alla mano. Se ti sconfinfera, manda da 1 a 20 carte dalla tua mano al deck e mescolalo. Infine scolati una birra".
    - NON aspettatevi che tenga il conto di quante carte in mano hanno i duellanti, se non in casi speciali.
    - se faccio errori fatemeli notare, come ai vecchi tempi ("Hey, ma Gogogogagagiga Gargarisgigigigo ha 2378 ATK, non 2379, e travolge sulla difesa!"), picchiatemi pure, ma ormai non cambio il duello.
    - non aspettatevi carte particolarmente "moderne", "splashabili" o che cosa, perché (a parte rare eccezioni) sono fermo intorno al 2006, e anche allora non è che conoscessi TUTTE le carte esistenti! Non aspettatevi deck che sarebbero competitivi in duelli reali, il mio scopo è solo raccontare una storia.
    - Le portiere fermano i proiettili e 20 nemici ti attaccano sempre uno alla volta... ah, no, questa non c'entra!

    CITAZIONE (.:Melian:. @ 20/1/2013, 02:09) 
    Oh cacchio! O_______O
    No, aspetta, fammi capire. Bianca ha scritto un libro che si chiama "Il Magazzino dei Mondi" e quello che ha scritto riflette quello che è successo ai nostri tre Sosia.

    Sì. Ma la storia dei sosia l'ha messa invece in uno dei suoi racconti brevi nello stile di Richard Matheson e di Ai confini della realtà.

    CITAZIONE (.:Melian:. @ 20/1/2013, 02:09) 
    Ha scritto un romanzo sugli universi paralleli con delle equazioni.

    Sì. Un romanzo in cui nel capitolo 7 succede esattamente quello che sta succedendo nel capitolo 7 della mia ff.

    CITAZIONE (.:Melian:. @ 20/1/2013, 02:09) 
    Ha scritto un racconto su Yu-gi-oh, solo che il protagonista non si chiama Yugi. Vuoi vedere che Ludo è il nostro Occhi con tanto di equazioni? O_O O forse è semplicemente un modo per citare Yugi, dato che il suo nome in giapponese significa proprio "gioco". O ho preso una cantonata pazzesca nel pensare che tutto quello che ha scritto la signorina trovi una corrispondenza nel "mondo reale"? XD

    Una delle due l'hai azzeccata.
    Volendo è anche una citazione di "Harry Potter e il Calice di Fuoco".
     
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227 replies since 7/1/2013, 22:51   3207 views
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