Filippo Mazzarella e The Dark Side of Dimensions

Ciak non è stato gentile con il film di quest'anno

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    Tutti i lettori della storica rivista "Ciak" sanno che in ogni numero non può mancare la rubrica Japanime curata da Filippo Mazzarella ("e chi sarebbe?!?" beh, tra le altre cose, è il direttore artistico di Cartoomics, la fiera del fumetto di Milano, non proprio un signor nessuno!). (Aggiornamento 2022: quante cose sono cambiate... tra esse, il direttore di Ciak! Con l'uscita di scena di Piera Detassis, sono sparite quasi tutte le rubriche migliori, tra cui purtroppo anche "Japanime").

    Di solito scrive delle recensioni positive, ma stavolta non è stato certo tenero con la (discutibile, intendiamoci) "operazione nostalgia" uscita quest'anno al cinema per festeggiare il ventennale di Yu-Gi-Oh - il cui primo volume del manga venne pubblicato infatti nel 1997.
    Parlo ovviamente del film "Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni", che dopo tanti anni torna a contrapporre i personaggi preferiti dai "vecchietti", Yugi e Seto (qui il mio riassunto semiserio).

    Non posso copiaincollare qui l'intera recensione per ovvi motivi di copyright, mi avvalgo quindi del diritto di corta citazione per riportare i punti salienti:

    CITAZIONE
    ...non c'è quasi verso per un neofita di accedere alla struttura narrativa senza porsi domande a ripetizione...

    Questo è vero, ma semplicemente non è un film pensato per un neofita. Anzi, peggio ancora: fa porre domande perfino ai fan dell'anime, visto che almeno un punto della trama è basato sul manga (ad es il fatto che la pietra si sia sgretolata e l'assenza di Kaiba in quella scena). Sul "porsi domande" in generale, Mazzarella sfonda una porta aperta, ma non immagina che la mia domanda più frequente sia stata "WTF?" specialmente sui retcon su Shadi con tutta l'assurda storia del cubo.

    CITAZIONE
    ...qualità non esaltante dell'animazione e soprattutto una sceneggiatura che fa della ripetizione, del gigantismo e della ridondanza punti di forza per far leva sui fan di più vecchia data del franchise...

    Sulla "qualità non esaltante dell'animazione" non posso che essere d'accordo, specialmente sul modo in cui hanno reso i personaggi classici. Soprattutto Tea, Mokuba, Tea, Duke, e ... ho già detto Tea? :)
    Però tutto quel "gigantismo" nella serie classica non ce lo vedevo, solo le Divinità Egizie e pochi altri mostri si avvicinavano in torreggianza&troneggianza ai bestioni che si vedono nel film. Anzi, a proposito di Divinità Egizie, la scelta di includerne soltanto una nel film non è forse l'idea migliore per "far leva sui fan di più vecchia data". PEGGIO ANCORA, l'uso esagerato della computergrafica è il modo migliore per far schifare&inorridire i "fan di più vecchia data", perché fa pensare a certi penosi spinoff.

    CITAZIONE
    ...sorprende però che il classico confronto finale a colpi di carte occupi la bellezza di tre quarti d'ora di proiezione, come se la cifra definitiva di operazioni simili (vedi anche la serie dedicata ai Pokemon) non fosse che la materializzazione su schermo delle fasi cruciali del gioco

    Sorprende?
    Ma caro Mazzarella, l'anime Yu-Gi-Oh (almeno a partire dall'introduzione del Duel Monsters nel mondo reale) è proprio questo, è "la materializzazione su schermo delle fasi cruciali del gioco".
    Anzi, al fan dei duelli daranno estremamente fastidio i troppi flashback perché distolgono l'attenzione dalle tre vere cose importanti: mostri, magie e trappole.

    (Angolo del pignolo: a durare tre quarti d'ora non è esattamente "il classico confronto finale a colpi di carte", ma TRE scontri... ok, ok, lo so, la cosa non cambia molto all'atto pratico, visto che quasi non mollano le carte tra un duello e l'altro in questa parte del film).

    E per finire:
    CITAZIONE
    Le strizzate d'occhio cinefile (una, palese, a Hellraiser, una, più nascosta, a Star Wars) incuriosiscono, ma non servono a granché"

    Che il Cubo voglia strizzare l'occhio alla Scatola del Dolore di Hellraiser è molto probabile, ma con Guerre Stellari rimango di sasso. Quale sarà mai la citazione lucasiana di cui parla Mazzarella? Personalmente non l'ho notata (a meno che non fosse a Episodio 7 o Rogue One che ancora non ho visto Aggiornamento: ho visto Episodio 7 e Rogue One, non mi vengono in mente collegamento con il film di Yugi&soci). Certo, una cosa la Kaiba Corporation in comune con l'Impero ce l'ha: ignora l'esistenza delle ringhiere, ma l'ha sempre fatto (e anche l'Industrial Illusions) ed è un cliché fin troppo comune al cinema. Potrebbe riferirsi al fatto che Yugi evoca un robot dorato ed uno argentato? Ma i Gadget non assomigliano affatto ai "droidi che stiamo cercando"... quindi "boh"...

    Edited by FantasmaDelPassato - 28/8/2022, 14:21
     
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